Storia della Dama - Bologna http://www.pier62fid.altervista.org/ Tue, 19 Mar 2024 04:53:36 +0100 FeedCreator 1.7.2 Annuario della Dama bolognese 2011 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/164-annuario-della-dama-bolognese-2011.html Il giorno di Capodanno è stato messo in rete l’”Annuario della Dama bolognese 2011” che riporta quanto è stato fatto di “attività con le pedine” all’ombra delle Due Torri nel corso dell’anno passato; la “pubblicazione” realizzata dalla Delegazione provinciale della Federazione Italiana Dama di Bologna si articola in 56 pagine. La corposità del lavoro

svolto nel capoluogo emiliano nel corso del 2011 per il gioco della dama è ampiamente documentato nelle pagine di questo “opuscolo”; dalla prima esperienza di “Damasport – Bologna” del 2010, costituita da una trentina di fogli, in questa edizione si è passati a oltre cinquanta pagine. Per questo si parla di “Annuario”, in quanto rappresenta un vero “trattato” nel quale si ricordano e narrano i principali fatti e avvenimenti che sono stati “dipinti” nel corso del 2011. Sì, perché la dama è anche “espressione artistica” ed i damisti bolognesi ne sono stati i principali artefici; i numeri del movimento damistico felsineo non sono quelli degli “sport di quantità”, ma cominciamo a “fare massa”. Nella “presentazione” il prof. Floriano Roncarati, Delegato provinciale FID e Consigliere del CONI, scrive: ”La forza della Federazione Italiana Dama è nei Circoli Damistici e nel loro radicamento nel territorio: il progredire dell’attività damistica, vista la povertà dei mezzi a disposizione, passa attraverso la valorizzazione delle
disponibilità personali, in altre parole il “volontariato”. Nel lavoro quotidiano il riferimento della Delegazione FID e dei Circoli Damistici “Gnarro Jet Mattei Dama” di Bologna e “CD Falcone” di Zola Predosa ha avuto il CONI e le istituzioni come riferimento; il movimento damistico ha cercato di essere protagonisti nella vita associativa e sociale bolognese. Questo faticoso ed impegnativo lavoro, ha fatto uscire lo sport della dama dalle catacombe; la identità della Federdama petroniana è chiara: “agonismo”, ma anche “cultura, hobby e ricreazione”. L’”Annuario della Dama bolognese 2011” può essere sfogliato e consultato a questo indirizzo:
http://www.calameo.com/books/00046363446bb60ca0eac

Un “remember damistico” che esprime il “senso del tempo, l'importanza dei ricordi”, carrellata che racconta un gioco e chi l’ha scoperto e ora lo pratica; insieme ai risultati delle varie manifestazioni, sono riportate e le classifiche dei giocatori tesserati per i club damistici bolognesi presenti nelle graduatorie nazionali della Federazione Italiana Dama. Una delle pagine più interessanti dell’”Annuario della Dama bolognese 2011” è rappresentato dall’”Albo d’oro” della FID Bologna nel quale sono riepilogati i risultati del “Campionato provinciale di dama” del passato e recenti.

Per la cronaca i Campioni provinciali dello scorso anno sono:

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Administrator Thu, 02 Feb 2012 17:08:13 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/164-annuario-della-dama-bolognese-2011.html
Notizie stampa da Bologna 963 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/163-notizie-stampa-da-bologna-963.html Notizie stampa da Bologna 963 – 11 gennaio 2011 7° anno Spec. Dama 44
A Manchester la seconda edizione “World Mind Sports Games”
Il 2012 è l’anno delle Olimpiadi che saranno ambientate a Londra; la seconda edizione del “WMSG World Mind Sports Games” si svolgerà nel prossimo mese di agosto nella città britannica di Manchester. Manchester è meglio conosciuta come "città dello sport", infatti possiede due importantissime squadre di calcio: il “Manchester United F.C.”, che gioca all'Old Trafford, e il “Manchester City”, che gioca all' Etihad Stadium. L'Old Trafford, situato appena fuori dalla città, è il secondo campo da gioco più grande d'Inghilterra, dopo lo stadio di Wembley di Londra: conta infatti una capacità massima di circa 76.000 persone; è inoltre considerato dalla FIFA uno stadio a 5 stelle. È stato il primo stadio d'Inghilterra ad aver ospitato la finale della UEFA Champions League, nel 2003. Invece il campo da gioco del Manchester City ha una capacità massima di 48.000 persone e nel 2008 ha ospitato la finale della Coppa UEFA. Il primo “World Mind Sports Games” si era tenuto dal 3 al 18 ottobre 2008 a Pechino circa due mesi dopo la conclusione delle Olimpiadi; nella manifestazione cinese furono assegnate 35 medaglie d'oro ad altrettanti vincitori che hanno saputo primeggiare nei loro tornei in mezzo a 2.763 partecipanti provenienti da 143 nazioni. Si sono disputate competizioni in cinque diversi sport mentali: Bridge (1452 partecipanti), Go (560 partecipanti), Scacchi (338 partecipanti), Dama (288 partecipanti) e Xiangqi (125 partecipanti).
I risultati della Dama
Evento     Oro
Argento
Bronzo

Dama Internationale 100sq (Uomini)     Alexander Georgiev (Russia)     Alexander Getmanski (Russia)     Guntis Valneris (Lettonia)
Dama International 100sq (Donne)     Zoja Golubeva (Lettonia)     Tanja Chub (Olanda)
Tamara Tansykkuzhina (Russia)
Dama Russa 64sq (Donne)     Viktoriya Motrichko (Ucraina)     Elena Miskova (Moldavia)     Julia Romanskaia (Moldavia)
Dama Brasiliana 64sq (Uomini)     Dashkov Oleg (Russia)     Ion Dosca (Moldavia)
Belosheev Sergey (Ucraina)
Checkers (Misto)     Alex Moiseyev (USA)
Ron King (Barbados)
Raivis Paegle (Lettonia)


L’”Annuario della Dama bolognese 2011” è consultabile in rete
Il giorno di Capodanno è stato messo in rete l’”Annuario della Dama bolognese 2011” che riporta quanto è stato fatto di “attività con le pedine” all’ombra delle Due Torri nel corso dell’anno passato; la “pubblicazione” realizzata dalla Delegazione provinciale della Federazione Italiana Dama di Bologna si articola in 56 pagine. La corposità del lavoro svolto nel capoluogo emiliano nel corso del 2011 per il gioco della dama è ampiamente documentato nelle pagine di questo “opuscolo”; dalla prima esperienza di “Damasport – Bologna” del 2010, costituita da una trentina di fogli, in questa edizione si è passati a oltre cinquanta pagine. Per questo si parla di “Annuario”, in quanto rappresenta un vero “trattato” nel quale si ricordano e narrano i principali fatti e avvenimenti che sono stati “dipinti” nel corso del 2011. Sì, perché la dama è anche “espressione artistica” ed i damisti bolognesi ne sono stati i principali artefici; i numeri del movimento damistico felsineo non sono quelli degli “sport di quantità”, ma cominciamo a “fare massa”. Nella “presentazione” il prof. Floriano Roncarati, Delegato provinciale FID e Consigliere del CONI, scrive: ”La forza della Federazione Italiana Dama è nei Circoli Damistici e nel loro radicamento nel territorio: il progredire dell’attività damistica, vista la povertà dei mezzi a disposizione, passa attraverso la valorizzazione delle disponibilità personali, in altre parole il “volontariato”.”
Nel lavoro quotidiano il riferimento della Delegazione FID e dei Circoli Damistici “Gnarro Jet Mattei Dama” di Bologna e “CD Falcone” di Zola Predosa ha avuto il CONI e le istituzioni come riferimento; il movimento damistico ha cercato di essere protagonisti nella vita associativa e sociale bolognese. Questo faticoso ed impegnativo lavoro, ha fatto uscire lo sport della dama dalle catacombe; la identità della Federdama petroniana è chiara: “agonismo”, ma anche “cultura, hobby e ricreazione”.
L’”Annuario della Dama bolognese 2011” può essere sfogliato e consultato a questo indirizzo:
http://www.calameo.com/books/00046363446bb60ca0eac
Un “remember damistico” che esprime il “senso del tempo, l'importanza dei ricordi”, carrellata che racconta un gioco e chi l’ha scoperto e ora lo pratica; insieme ai risultati delle varie manifestazioni, sono riportate e le classifiche dei giocatori tesserati per i club damistici bolognesi presenti nelle graduatorie nazionali della Federazione Italiana Dama. Una delle pagine più interessanti dell’”Annuario della Dama bolognese 2011” è rappresentato dall’”Albo d’oro” della FID Bologna nel quale sono riepilogati i risultati del “Campionato provinciale di dama” del passato e recenti.
Per la cronaca i Campioni provinciali dello scorso anno sono:
Campioni provinciale FID FederDama 2011
Pazzi Ettore Cat. Maestro (CD Giovanni Falcone) Campione provinciale 1° Gruppo
Croco Francesco Cat. Provinciale (CD Giovanni Falcone) Campione provinciale 2° Gruppo
________________________________________
Guizzardi Luigi (Polisportiva San Donnino) Campione provinciale ipo e non vedenti


Calendario Europeo della Dama EDC
EUROPEAN CHAMPIONSHIPS 2012
9 – 16 Maggio Confederation Cup Polonia, Sepolno Krajeńskie
23 – 24 Luglio I European Rapid Championship Estonia, Tallinn
25-26 Luglio Open International tournament Finlandia, Åland
27-28 Luglio European Blitz Championship Svezia, Stockholm
1-7 Agosto European Youth Championship Ucraina, Leopoli(?)
8-15 Agosto EC per non vedenti Ucraina, Truskawiec
EC per non udenti / ipoudenti, disabili nel parlare e invalidi Ucraina, Truskawiec
2-9 Settembre European Veterani Championship Lituania, Vilnius
16-22 Settembre European Championship fra uomini & donne Olanda, Emmen
20-27 Ottobre EC Students Polonia, Chestokova
Nov-Dic WC Challenge Germania, Korbach

Viktoriya Leontyivna Motrichko
Viktoriya Leontyivna Motrichko è una damista ucraina nata il 10 marzo 1989 a Odessa; è Grande Maestro Internazionale dal 2005. E’ stata campionessa del Mondo di dama versione brasiliana nel 2007 e vincitrice del “World Games Sport della Mente” nella dama russa nel 2008.
•    Carriera da Junior
Viktoriya Motrichko ha iniziata a giocare a dama all'età di 10 anni e attualmente specializzata nelle bozze-64 (versione russa e brasiliana); in queste due varianti ha vinto il Mondiale e numerosi campionati europei juniores, a partire dal 2002, quando è diventata mondiale e campione europeo tra i mini cadetti. Negli anni seguenti ha vinto altri 9 titoli europei e altri 6 titoli mondiali.
•    Carriera a pù alto livello
Nel 2005 Motrichko ha vinto il Campionato ucraino di dama russa; lo stesso anno ha conquistato la medaglia d'argento ai Campionati del Mondo Senior a Dnipropetrovsk con lo stesso risultato della campionessa, Elena Miskova della Moldavia. Nel 2006 ha vinto il Campionato ucraino di dama internazionale.
Per Viktoriya i migliori risultati sono arrivati nel 2007 e 2008; in primo luogo, a soli 18 anni, ha vinto il primo Campionato del Mondo Donne versione brasiliana a Nidzica (Polonia), e l'anno successivo ha preso la medaglia d'oro nella dama russa ai “World Games Sport della Mente” a Pechino battendo nella finale Elena Miskova. Nel 2008 è diventa anche vice-campione mondiale juniores della dama internazionale. Nel 2009 Motrichko ha aggiunto una terza medaglia mondiale anziano campionati alla sua collezione, vincendo un bronzo al Campionato mondiale di scacchi russo e nel 2010 è diventata una medaglia d'argento ai Campionati europei senior a Varna. Lo scorso anno ha anche vinto il suo secondo titolo ucraino nella dama russa.

Per Mario Fero il settimo sigillo tricolore
Si è svolto a Parma - Città Europea dello Sport per il 2011 - la sei giorni damistica che ha tenuto col fiato sospeso gli appassionati fino all'ultima mossa ed ha assegnato il 75° scudetto della dama italiana, dopo quindici intensissimi turni di gioco. A conquistare il titolo è stato il Gran Maestro Mario Fero, reggino di nascita, milanese di adozione, che seppur per quoziente (pochi millesimi) ha avuto la meglio sull'ottimo maestro cagliaritano Gianni Sardu; piazza d'onore per il maestro messinese Michele Maijnelli in forza al CD Aosta. Mario Fero con il successo ottenuto porta a sette i sigilli personali e raggiunge, al secondo posto per titoli conquistati, il livornese Piero Piccioli che negli anni 50-60 aveva dominato la scena damistica italiana, nella classifica speciale che vede in testa con undici titoli un altro livornese, il Gran Maestro Michele Borghetti (vicecampione del mondo in carica) con ben undici titoli nel palmares. Mario Fero, ha ottenuto il quarto tricolore consecutivo, eguagliando Eldo Cavalleri ed avvicinandosi al "solito" Michele Borghetti che tra il 1999 ed il 2005 ne vinse ben sette di fila.

L'ASD Dama Foggia vince lo Scudetto a squadre di dama italiana
Domenica 13 Novembre 2011
Si è concluso a San Giovanni Rotondo (FG) il Campionato italiano a Squadre che si è svolto dall’ 11 al 13 di novembre. Vince il tricolore 2011 di dama italiana la squadra dell’ASD Dama Foggia guidata dal Vice Campione Mondiale GM° Michele Borghetti, dallo sfidante in pectore al titolo mondiale e neo Gran Maestro (di dama inglese) Sergio Scarpetta e dai maestri Emanuele D’Amore e Alessandro Solazzo. Lo squadrone, superfavorito alla vigilia, ha concluso a punteggio pieno, davanti al Centro Damistico Romano formato da Marcello Gasparetti, Giorgio Carbonara, Gianfranco Portoghese, Fabrizio Ialongo. Terzo posto per il CD Piccioli di Livorno capitanato da Marcello Fantozzi con Franco Manetti, Alessandro Malotti e Matteo Bernini.
Alla premiazione oltre al VicePresidente FID Giorgio Carbonara, sono intervenuti l'Assessore allo sport del Comune di San Giovanni Rotondo ed il rappresentante del CONI Provinciale di Foggia.
Ha diretto Michele Turco coadiuvato da Antonella Pennella.

I Grandi Maestri presenti nelle Classifiche Elo Rubele (al 17 novembre 2011)

Dama Italiana
N°    Circolo    Tessera    Cognome    Nome    Categoria    Elo Rubele)
1    A.S.D. Dama Foggia    1840    Borghetti    Michele    Grande Maestro    5.954
2    A.S.D. CD "Luigi Franzioni"    732    Fero    Mario    Grande Maestro    5.954
3    A.S.D. Centro Damistico Romano    1659    Gasparetti    Marcello    Grande Maestro    5.605
7    A.S.D. CD Clodiense    187    De Grandis    Mirco    Grande Maestro    5.301
8    A.S.D. CD Savonese    1350    Bertè    Daniele    Grande Maestro    5.271
12    A.S.D. C.I.A.S.A Sezione Dama    1844    Ciampi    Claudio    Grande Maestro    5.085
17    A.S.D. SD "Il Buco Magico"    342    Garuti    Cesare    Grande Maestro    4.902
22    A.S.D. CD Aosta    1269    Faleo    Paolo    Grande Maestro    4.790
28    A.S.D. CD Bergamasco Campagnola    616    Milani    Alessandro    Grande Maestro    4.666

Dama Internazionale
N°    Circolo    Tessera    Cognome    Nome    Categoria    Elo Rubele
1    A.S.D. Dama Latina    1026    Raimondi    Walter    Grande Maestro Nazionale    5.398
2    A.S.D. CD Torinese    1071    Milanese    Loris    Grande Maestro Nazionale    5.102
3    A.S.D. Dama Foggia    1840    Borghetti    Michele    Grande Maestro Nazionale    5.099
7    A.S.D. CD Savonese    1350    Bertè    Daniele    Grande Maestro Nazionale    4.811
13    A.S.D. CD Triestino    1551    Specogna    Sergio    Grande Maestro Nazionale    4.440

Il Consiglio federale della FID nelle riunioni svolte a Mogliano Veneto l’11 settembre 2010 ed a Verzegnis (UD) il 22 novembre 2010, ha statuito che a partire dai Campionati Giovanili 2011, oltre alle categorie Juniores, Cadetti e Minicadetti e viene introdotta la categoria “Speranze” (<9 anni) di dama internazionale, già presente nei Campionati Europei giovanili.
Queste le categorie giovanili previste per la stagione sportiva 2012
•    Categoria Juniores (nati dal 1993 al 1995):
•    Categoria Cadetti (nati dal 1996 al 1999):
•    Categoria Minicadetti (nati dal 2000 al 2002):
•    Speranze (nati dal 2003 in poi)

Dalla penna di Giovanni Urban
26 ottobre 2011
Oggi al via i campionati italiani ad Arta Terme
Si ritroveranno oggi ad Arta Terme i migliori giocatori d’Italia, pronti ad incrociare ancora una volta le proprie sorti sportive là dove le avevano lasciate proprio un anno fa nella precedente sede di Venzone. Sarà ancora dunque il Friuli Venezia Giulia la regione padrona di casa per un massimo campionato di rilievo nazionale, forte oramai dell’esperienza in questi anni consolidata dell’associazione sportiva dilettantistica denominata Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo, che per il secondo anno consecutivo, organizzerà e coordinerà in collaborazione con la Federazione Italiana Dama ed il Comune di Arta Terme, il 47° campionato italiano di dama internazionale, manifestazione tanto attesa tra le nutrite file di appassionati ed agonisti. L’appello da parte della direttrice di gara Rosa Aglioti, coadiuvata quest’anno dal giovane arbitro pordenonese Matteo Santarossa è previsto per le ore 18:30 presso la sede di gara, dove sarà dato inoltre il benvenuto del comitato organizzatore e dalle autorità locali. I giochi inizieranno invece domani mattina, dove i top 10 d’Italia potranno essere seguiti in diretta via webcam direttamente dal sito della federazione, www.federdama.it. Gli incontri saranno intervallati dalla pausa pranzo ed avranno una durata di circa due ore a turno, dove per gli interessati non sarà facile mantenere alta l’attenzione, la concentrazione e la profonda analisi di cui questi veri campioni sono dotati. Gli incontri sono comunque aperti al pubblico, dove sarà cura dell’organizzazione spiegare e commentare le fasi di gioco a tutti coloro non abbiano una chiara preparazione in materia di dama a sistema internazionale. Nella giornata di sabato pomeriggio, inizieranno invece l’avventura i gruppi 2° 3° e 4° che si concluderanno congiuntamente all’assoluto il giorno 1 novembre. Nutrita la schiera dei damisti locali che si cimenteranno nei gruppi minori, pronti a difendere le eccellenti prestazioni della passata edizione. Grande assente il campione italiano del 3° gruppo, Giuliano Giacobbi di Tolmezzo che per motivi esterni non potrà difendere il titolo.

2 novembre 2011
L’Italia damistica in vetta al mondo
Dopo i grandi successi internazionali ottenuti dal più grande e rappresentativo giocatore italiano di tutti i tempi, il livornese Michele Borghetti, che in soli sei mesi si è posizionato al secondo gradino del podio al mondiale disputato negli Stati Uniti, si sommano le illustri prestazioni degli azzurri al torneo internazionale open di San Remo. Il Campione italiano in carica, il grande maestro Sergio Scarpetta, ha infatti ottenuto la qualificazione al World WCDF Gayp Qualifying Tournament 2011 dove classificandosi in prima posizione, sfiderà di diritto il campione del mondo di dama inglese a mossa libera, Ron King delle Barbados. A far buona compagnia al campione Scarpetta, ci ha pensato la sedicenne Erika Rosso, che ha raggiunto anch’essa il titolo di sfidante al titolo mondiale femminile, sbaragliando contro ogni previsione le concorrenti, tutte professioniste. Erika tra una manciata di mesi, affronterà dunque la turkmena Amangul Durdyeva, pluri campionessa del mondo, che della dama ha fatto il suo mestiere a tempo pieno, e che dunque a differenza delle colleghe italiane è largamente favorita sia nello studio che nella preparazione delle gare. Simpatico e molto apprezzato nell’ambiente delle pedine, è stato l’articolo pubblicato sul Corriere Della Sera di mercoledì scorso, dove, molto intelligentemente e con l’aiuto anche di uno schema illustrativo, il giornalista Francesco Alberti ha molto ben descritto la storia damistica della campionessa italiana e delle sostanziali differenze con il gioco degli scacchi. A tal proposito, bellissimo anche l’intervento di Paolo Maurensig dove riscopre la bellezza e la purezza della dama e come da bambino l’avesse praticata, scusandosi nel titolo e nel contenuto dell’errore comune di reputare questa disciplina inferiore ai cugini, amici scacchi. Si va a citare infatti una frase di Edgar Allan Poe, dove nell’opera de “i delitti della Rue Morgue recita: “le facoltà superiori dell’intelletto riflessivo vengono messe alla prova più decisamente e con maggiore utilità dal più modesto gioco della dama che dall’elaborata vacuità degli scacchi”.

9 novembre 2011
Dama internazionale: è Loris Milanese il nuovo campione italiano
Si sono chiusi con un finale al cardiopalma i campionati italiani di dama internazionale ospitati dal 26.10 al 01.11 nel palazzo Savoia di Arta Terme, infatti il titolo assoluto si è deciso all’ultimo minuto dell’ultima partita, dove il neo campione italiano Loris Milanese ha avuto la meglio sul Maestro Daniele Macali di Latina. L’unico risultato utile per la vittoria era appunto la vittoria ottenuta all’ultimo turno, dove in diretta web e con un nutrito pubblico, il torinese Loris Milanese neo Grande Maestro, ha dovuto sudare non poco per ottenere i due punti validi per raggiungere a quota 14 l’otto volte campione italiano Walter Raimondi, e addirittura superandolo per quoziente. A completare il podio in terza piazza il savonese G.M. Daniele Bertè, che ancora una volta si conferma ai massimi livelli in categoria. Nel secondo gruppo grande vittoria per il Maestro triestino Daniele Redivo, che supera brillantemente Giacomo Lucci di Napoli ed il toscano Marco Capaccioli. Ancora un triestino in vetta, con Luciano Paulissich, che fa suo il terzo gruppo, superando il calabrese Stefano Rondelli ed un quanto mai competitivo Edoardo Rainis del Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo. Nel quarto gruppo invece, grande vittoria per l’esordiente Romeo Patatti di Imponzo, tesserato anch’esso con il circolo tolmezzino, che con soli pochi giorni di allenamento alle spalle, riesce a far valere le proprie doti di analisi, superando i ben più esperti avversari. Una gran bella vittoria dunque, corredata anche dal secondo posto del compagno di squadra Agostino Tassotti, che a sua volta precede l’udinese Gianpietro Collavizza, campione italiano di categoria della passata edizione. Nella giornata di domenica inoltre si sono svolti i campionati lampo e semi lampo, dove ha trovato l’ennesima vittoria il Presidente della Federazione Italiana Dama Renzo Tondo, bissando il tricolore vinto a Venzone lo scorso anno. Il Presidente è inoltre stato intervistato dalle telecamere di Rai 3, che hanno poi mandato in onda a corredo di un bellissimo servizio.

16 novembre 2011
Marini Otello il mago del gioco veloce
I bagliori dei recenti campionati italiani di dama internazionale sono oramai un felice ricordo nel settore damistico nazionale, che già proiettando l’interesse per i prossimi campionati italiani di dama italiana distolgono l’attenzione alla nostra storia recente. Di questo giovane passato, ne fa pienamente parte integrante il Candidato Maestro Otello Marini del Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo, che ai campionati disputati ad Arta Terme tre settimane fa, ha saputo imporsi nella categoria semi lampo del 2° gruppo, categoria questa molto importante, di cui ne fanno parte illustri maestri, e che rappresenta il trampolino di lancio per il massimo livello dell’assoluto. Il Candidato Maestro tolmezzino, è da sempre uno dei giocatori più importanti e rappresentativi dell’associazione carnica, essendone infatti fondatore congiuntamente al fratello Bruno a cui è intitolata, ed al compagno di sempre Edoardo Rainis. Anima e corpo di questo gruppo consolidato, che oltre a saper trasmettere la passione e la tecnica di questo sport davvero particolare, ha da sempre saputo tenere alto lo spirito ed il morale del collettivo, a volte persino a scapito degli eventi che lo circondavano, grazie soprattutto alla sua irresistibile ironia ed alla schietta simpatia. Otello è dunque molto apprezzato da tutti e come solo lui sa fare, riesce ad unire la grande sportività di cui è dotato, alla limpida classe e fantasia nel gioco. Giocatore da tutti temuto e rispettato, è in grado di grandi colpi anche ai danni di campionissimi, che noncurante del loro livello, sottovaluta con grande umiltà gli ottimi risultati da sempre ottenuti. Uno di questi colpi vincenti è infatti quello portato a segno ad Arta Terme, dove come prima anticipato, ha saputo aggiudicarsi il titolo italiano di categoria nella disciplina semi lampo, superando tutti agevolmente. Per quanti non lo sapessero, oltre al tempo di riflessione standard, ci sono anche i tornei lampo e semi lampo, che mettono a disposizione solo pochi minuti di gioco, esaltando così la fantasia e l’istintività dei giocatori.

23 novembre 2011
A Foggia lo scudetto di dama italiana
Dall’11 al 13 novembre scorsi, si è svolto a San Giovanni Rotondo presso l’Hotel Parco delle Rose, il 28° Campionato Italiano a Squadre di Dama Italiana. Ad aggiudicarsi il titolo di campione d’Italia è la formazione Foggiana composta dal Gran Maestro Michele Borghetti di Livorno, i il Gran Maestro Sergio Scarpetta, il Maestro Emanuele D’Amore, ed il Maestro Alessandro Solazzo. La squadra di Foggia conferma dunque i pronostici della vigilia, esibendo un Michele Borghetti in forma strepitosa, che schierato in prima damiera si è dimostrato il miglior atleta in gara con 6 vittorie ed un solo pareggio. Di rilievo le sue affermazioni contro il GM Marcello Gasparetti di Roma e contro Santo Lo Galbo, il forte maestro palermitano. Di grande rilevanza anche la prestazione del GM Sergio Scarpetta in terza damiera, che ha totalizzato, come Borghetti 13 punti, risultando il migliore del suo gruppo. Non da meno la performance di Alessandro Solazzo, che con 12 punti è stato il più profiquo in quarta damiera. Emanuele D’Amore ha conquistato un bottino di 10 punti in seconda damiera, gli stessi dei maestri Giorgio Carbonara di Roma, Franco Manetti di Livorno e Sebastiano Greco di Siracusa. Pronte al via ben 12 squadre, compresa quella di Pordenone, per un totale di 48 atleti, tra i migliori d’Italia, tra cui 3 Grandi Maestri e 18  maestri, più numerosi Candidati e Nazionali. Il ruolino di marcia della squadra di Foggia è stato dunque impressionante, punteggio pieno a 14 punti e tre atleti che sono risultati i migliori dei propri gruppi di gioco. Le compagini avversarie hanno dovuto accontentarsi di lottare per il secondo posto, che dopo grande incertezza, è stato conquistato da Roma, capitanata dal GM Marcello Gasparetti. Terza si è classificata Livorno, squadra campione uscente, vincitrice della competizione per ben 15 volte. Al quarto posto Siracusa, guidata dal giovane maestro  Francesco Gitto. Da segnalare la prestazione di Mariano Dall'asta che con 8 punti è stato il migliore di Pordenone, portacolori del Friuli, che si posiziona in 8° posizione.

30 novembre 2011
Scarpetta sfidante al titolo mondiale
Come già trattato in una precedente rubrica, oltre alla classica dama cosiddetta “italiana”, esistono altre varianti tra cui la dama internazionale, che facilmente deducibile dal nome, è giocata con uguali regole, in tutto il mondo. Ne deriva quindi un’universalità che favorisce varie competizioni a livello europeo e mondiale. Oggi parliamo di dama inglese. Questa, diffusa largamente in Europa e nei paesi colonizzati, è molto simile alla versione tradizionale. Anch’essa è giocata in una damiera a 64 caselle con 12 pedine ciascuno. Lo scopo del gioco è il medesimo, ma si differenzia nelle regole di presa e nella posizione speculare del riquadro di gioco. Infatti, anche l’osservatore non esperto può facilmente notare che, il cosiddetto “cantone”, è posizionato a sinistra del giocatore anziché a destra. A dama italiana è obbligatorio “mangiare” il maggior numero di pezzi ed a parità di pezzi prendere col pezzo più importante e la migliore qualità anche nell'ordine, mentre a dama inglese esiste la scelta della cattura, pur obbligatoria, ma libera nel numero e nella qualità. Infine, a dama Italiana la pedina non può mangiare la Dama, al contrario a dama Inglese la pedina ha questa facoltà. Una curiosità, derivata da recenti studi, descrive come nella dama a 64 caselle si possono compiere circa 5 miliardi di miliardi di mosse. Disarmante è la semplicità delle regole come disarmante è la complessità di analisi, che a ragion veduta si avvicina più alla matematica che al comune concetto di gioco. Questa disciplina è infatti ultimamente molto in voga tra i campionissimi della disciplina italiana, che grazie alle proprie incredibili basi teoriche vedono aprirsi scenari internazionali davvero impensabili. Ne rappresenta la prova recente il secondo posto al campionato del mondo del livornese Michele Borghetti, che negli USA, nella categoria “3 move” ha sfidato il detentore Moiseyev. Il prossimo a tentare il colpo mondiale, sarà Sergio Scarpetta che presto sfiderà Ron King delle Barbados, nella disciplina a mossa libera di apertura.

7 dicembre 2011
Mario Fero campione d’Italia
Si è conclusa a Parma, quest’anno nominata città Europea dello Sport per il 2011, la sei giorni damistica che ha tenuto col fiato sospeso gli appassionati fino all'ultima mossa e che ha assegnato il 75° scudetto della dama italiana, dopo quindici intensissimi turni di gioco. A conferma dei pronostici, a conquistare il titolo è stato il giocatore più in forma e più preparato del momento, il Gran Maestro Mario Fero, reggino di nascita e milanese di adozione, che seppur per pochi millesimi di quoziente ha avuto la meglio sull'ottimo maestro cagliaritano Gianni Sardu. Piazza d'onore per il maestro messinese Michele Maijnelli in forza al CD Aosta. Mario Fero con il successo ottenuto porta a sette i sigilli personali e raggiunge al secondo posto per titoli conquistati, il livornese Piero Piccioli che negli anni 50-60 dominò la scena damistica italiana. Nella speciale classifica dei titoli assoluti, si trova ancora saldamente in testa con ben undici titoli un altro livornese, il Gran Maestro Michele Borghetti (vicecampione del mondo in carica) che a detta di molti è il più grande giocatore italiano delle 64 caselle più forte di sempre. Mario Fero, ha ottenuto dunque il quarto tricolore consecutivo, eguagliando Eldo Cavalleri ed avvicinandosi appunto al fenomeno Michele Borghetti che tra il 1999 ed il 2005 ne vinse ben 7 di fila. Vediamo ora di seguito le classifiche dei primi di ogni gruppo: Assoluto: 1° Mario Fero (A.S.D. CD "Luigi Franzioni", Milano) p. 21,299; 2° Gianni Sardu (CA) p. 21,293; 3° Michele Maijnelli (AO) p. 19,256; 4° Pierluigi Perani (BS) p. 18,258; 5° Paolo Faleo (AO) p. 17,251; 2° Gruppo: 1° Domenico Gatti (A.S.D. SD Castelletto, Parma) p. 17; 2° Marco Capaccioli p. 14,128; 3° Antonio De Vittorio p. 14,125; 4° Raffaele D`Amore p. 14,124; 5° Giovanni Catanzaro p. 12,129; 3° Gruppo: 1° Giancarlo Burchiellaro (A.S.D. CD Padovano, Padova) p. 17,130.195; 2° Franco Pasciutti p. 17,130.191; 3° Ennio Del Serra p. 15; 4° Francesco Senatore p. 14,131; 5° Otello Marini p. 14,123.

15 dicembre 2011
Zinutti e Vidoni, grandi colpi nel week end
Sabato scorso, presso la sede del Circolo Damistico “Bruno Marini di Tolmezzo”, si è svolto l’oramai tradizionale campionato carnico di dama italiana, che anche quest’anno ha visto una nutrita partecipazione di giocatori di tutta la zona. Ad aggiudicarsi il titolo è stato il Presidente del Circolo tolmezzino, il Candidato Maestro Pietro Vidoni, che seppur con poco allenamento alle spalle, visto l’ultimo periodo di assenza dalle gare per motivi di studio, ha saputo avere la meglio sugli avversari davvero preparati del calibro del Maestro Romeo Patatti e del Candidato Andrea Candoni. Alla fine della manifestazione si è inoltre tenuta la riunione dei soci del sodalizio, che ha stabilito le modalità ed il calendario del Torneo dei Bar di dama, manifestazione che copre i mesi di gennaio e febbraio che come consuetudine sono spogli nel calendario di gare nazionali, e dunque integrati dai campionati provinciali e regionali riempiranno i mesi più freddi agli appassionati più esigenti. Quest’anno saranno sette le formazioni che si daranno battaglia il sabato pomeriggio, tutte carniche, eccetto il Bar “Al Cjavedàl” di Udine ed un bar ancora da designare nel gemonese. Il torneo avrà inoltre come caratteristica importante, l’inserimento obbligatorio di almeno un ragazzo nelle proprie fila, e la possibilità di giocare a piacimento una partita a turno di dama internazionale. Tornando alle formazioni si osserva con piacere, che per la prima volta parteciperà un bar di Udine, grazie alla tenacia ed all’impegno del neo Candidato Maestro Lucien Zinutti, che dopo tanti anni di assenza dal mondo delle 64 caselle è da un po’ di anni che ha ripreso a giocare, trascinando i propri compagni del Circolo Udinese a nuovo e ritrovato entusiasmo. Lucien è stato infatti da poco nominato Presidente dell’associazione udinese, portando inoltre la propria sede nel bellissimo locale “Al Cjavedàl” dove abitualmente il lunedì sera si ritrovano a giocare. Zinutti è stato inoltre capace di una eccellente prestazione ai giochi sforzeschi di domenica scorsa a Milano, che gli è valsa il passaggio a Candidato Maestro.

21 dicembre 2011
Agostino Masi e la passione per il problema
Qualche mese fa’ è stato contattato da una signora di Firenze il noto campione italiano e grande studioso della tecnica, il maestro Pierluigi Perani, che inizialmente non avrebbe mai immaginato quanto si sarebbe apprestato a conoscere. Rita Masi è la nipote del maestro Agostino Masi, grande appassionato e compositore di innumerevoli problemi di dama. La signora, essendo un’appassionata di questo sport e volendo far rivivere le emozioni che i capolavori del nonno sanno trasmettere a tutti i giocatori italiani, si è gentilmente offerta di rendere disponibile il materiale accumulato nel corso degli anni di meticoloso lavoro del maestro. Dopo aver effettuato una breve ma intensa analisi di un paio di problemi di dama italiana, Perani, giunse subito alla conclusione che questo signore vissuto nei primi anni del secolo scorso, fu davvero un genio di questa specialità a volte poco conosciuta. Scoperta felice infatti fu il titolo che nel 1951 il signor Agostino Masi vinse  in un concorso problemistico indetto dall’ENAL. Masi, nacque nel 1896 a Firenze dove ha lavorato presso le ferrovie dello Stato come operaio. Morì nel 1957 a soli 61 anni, ma la  passione per il gioco della dama lo ha sempre accompagnato fin da ragazzino e più tardi la passione per la composizione lo coinvolse a tal punto che vi dedicò tutte le sue attenzioni di fine e geniale studioso e ricercatore. Nel materiale rinvenuto si sono ritrovati i suoi primi capolavori che già  nel gennaio del  1925 su riviste specializzate e quotidiani molto conosciuti, furono fedelmente pubblicati e commentati grazie alla dedizione ed alla cura del maestro Guido Boccali, che come spesso accade anche oggi per questo tipo di rubriche, hanno bisogno dell’impegno di qualche damista volenteroso. Non si esclude però la possibilità che già da prima di questa data ci siano state altre pubblicazioni su riviste del settore, visto che all’epoca era molto seguito il gioco in tutte le sue forme e sfaccettature.

28 dicembre 2011
Gasparetti il campione “buono”
Marcello Gasparetti Classe 1958, figlio d’arte di Antonio, esordisce a Livorno nell’ottobre del 1973 all’età di 15 anni. Cresciuto damisticamente nella scuola romana, da sempre fucina di campioni, già nel 1979 passa maestro e subito si mette in luce vincendo varie competizioni e sfiorando il titolo italiano a Bolzano. Continua poi negli anni con le gare, incassando sempre nette affermazioni, sino ad arrivare a laurearsi nel 1983 campione italiano. Nel 1985 ottiene il passaggio alla categoria di Grande Maestro e successivamente nel 1992 s’impossessa del record di allora di partite alla cieca, esibendosi a Mori in una simultanea contro 8 quotati avversari e riuscendo a totalizzare 5 vittorie e tre pareggi. Sfiora di nuovo il titolo italiano nel 2002 a Marghera e nel 2003 a Spoleto, ma deve inchinarsi allo strapotere del super campione Michele Borghetti. E’ dal 2006 che non lo si vede partecipare ad un campionato italiano assoluto,  ma prende parte sempre ad alcune gare che spesso riesce ad aggiudicarsi, come Monza e Brescia nel 2009, Milano nel 2010 e Bologna nel 2011. Ineccepibile la sua tecnica, impeccabile la sua preparazione, avrebbe potuto aggiungere almeno un altro paio di titoli al suo già notevole palmares, ma  forse accusa qualche leggero calo di concentrazione e cosa peggiore, se così si può dire, non possiede quella cattiveria agonistica  propria dei suoi principali antagonisti quali il solito Michele Borghetti e Mario Fero. Per cattiveria si intende quell’impostazione mentale che orienta le scelte del giocatore sempre nella direzione utile ad ottenere concretamente e cinicamente sempre il massimo, ovviamente in tutti i casi nella massima lealtà e sportività.  In questi ultimi 3 anni invece ha convogliato le proprie energie nella stesura di una grande opera damistica denominata “La Dama italiana  dalla A alla Z”, volume che presto sarà disponibile, dove l'autore illustra la dama italiana in tutte le sue sfaccettature, senza risparmiare nemmeno le cosiddette partite segrete che certi campioni, si vocifera, non rivelino mai fino in fondo.

4 gennaio 2012
Bruno Marini il friulano internazionale
Correva l’anno 1980 quando a Bamako, la capitale del Mali, ospitò nell’Africa nord occidentale la finale dei campionati del mondo di dama a sistema internazionale. Come alcuni ricorderanno, le relative qualificazioni di zona per l’Europa, furono con successo organizzate nella oramai tradizionale cornice termale del piccolo centro di Arta Terme, dove la federazione Italiana Dama, grazie come sempre alla grande dedizione ed alla pronta operatività del Maestro Bruno Marini, iniziò fin da allora ad apprezzare la Carnia per le proprie doti organizzative. Sempre nello stesso contesto del mondiale in Africa, si svolse anche l’assemblea generale della Federazione Mondiale, alla quale vi partecipò in rappresentanza dell’Italia, Bruno Marini, che si trovava appunto sul posto in qualità di arbitro internazionale. Non nuovo a queste manifestazioni, il tolmezzino ebbe una lunga e prestigiosa carriera, sia come giocatore che come organizzatore. Riuscì come pochi ad ottenere la qualifica ad arbitro internazionale, che lo portò dopo l’esperienza in Mali, addirittura pochi anni più tardi, a dirigere in prima persona un mondiale ospitato in Brasile, a Rio. Partecipò anche a numerosi tornei internazionali per corrispondenza, disciplina molto praticata fino a fine anni ottanta, quando l’avvento dell’era informatica travolse e polverizzò queste pratiche romantiche ma davvero lente e laboriose. Come giocatore amò da sempre molto la dama internazionale, disciplina che lo vide più volte sfiorare colpi di caratura europea, fino a quando nei recenti anni novanta, per la precisione nel 1998 vinse la prestigiosissima Coppa Città di Mori, in Trentino, superando i fortissimi giocatori olandesi che da sempre vi partecipano. Oggi come tutti sanno, il maestro non c’è più, ma continua forte la passione da lui trasmessa agli amici e compagni del Circolo Tolmezzino, i quali primo tra tutti il Candidato Maestro e consigliere nazionale Andrea Candoni, non mancano occasione per ricordarlo e purtroppo rimpiangerlo.

11 gennaio 2012
Borghetti si aggiudica la gara nazionale di Rimini
Nel fine settimana appena trascorso si è disputata a Rimini la 6° edizione della sempre frequentatissima gara nazionale denominata “GimAgioKè” come sempre organizzata nei dettagli dal bravissimo Giovanni Garbatini, che ancora una volta rende un grande servizio alla Federazione Italiana Dama ed a tutti i damisti italiani, che grazie al suo operato, è stato in grado di far affluire alla manifestazione ben 134 giocatori provenienti da tutta Italia. Il torneo di carattere nazionale è stato disputato nelle giornate di venerdì 6 e di sabato 7 ed ha impegnato i concorrenti dei cinque gruppi in otto avvincenti turni di gioco, vigilati come sempre dall’impeccabile staff arbitrale. Nel primo gruppo si è potuto assistere ai fuochi d’artificio al coperto, specialità esclusiva dei campioni Mario Fero, Michele Borghetti, Marcello Gasparetti, Sergio Scarpetta e via di seguito con una lunga lista di fenomeni che hanno caratterizzato uno strepitoso girone, degno addirittura di assomigliare in tutto e per tutto ad una finale dei campionati italiani di specialità. Ad avere la meglio sugli avversari è stato ancora una volta il grande maestro Michele Borghetti, vice campione del mondo in carica, che ha superato seppur di poco, il campione italiano, grande maestro Mario Fero, che a sua volta stacca di un punto Marcello Gasparetti. Con questa vittoria, Michele Borghetti, balza al comando della classifica nazionale del punteggio Elo Rubele, che con i suoi 5973 punti supera Mario Fero a quota 5826. Nel secondo gruppo è il maestro Sergio Pietrosanti del CD Velletri ad avere la meglio, superando Gianfranco Portoghese e Alessandro Ferrari. Terzo gruppo all’insegna del giovane Christian Durante del CD “Di Ciancia Andrea” che supera di un punto Claudio Natale ed Edmondo Caprio. Nel quarto gruppo podio formato Da Alfonso Gregorio del CD “Giovanni Falcone” seguito da Emidio Fioravanti e Benito Cataldi. Nel quinto ed ultimo gruppo vittoria di casa per Antonio Muratori, seguito da Michele Lanzino e Maurizio Falchi.
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“Speciale dama ” a cura di Floriano Roncarati
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  • Alessio Scaggiante vice campione europeo di Dama internazionale ...

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  • Annuario della Dama (checkers) bolognese 2011

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    1 gen 2012 – Su youtube i video relativi ad Alessio Scaggiante: http://www. youtube. ...... 48 4:35 Checkers Foggia, Campione tricolore di dama italiana 2011 ..
  • elenco video pubblicati dal Team Roncarati nel 2011

     

    1. di dama Pagina 3 YouReporter.it

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      Secondo pronostico vince Ronald King (Barbados) Campione del Mondo in carica della specialità GAYP. ... Loris Milanese tricolore di dama internazionale 2011! ... Squadre ammesse al Campionato Italiano a Squadre di dama italiana 2011 La Federazione Italiana ... Video di dama (checkers) postati dal "Team Roncarati" ...

    1. Checkers A Rimini il Torneo nazionale "GimAgioKè" di dama italiana

      www.youtube.com/watch?v=GR5k7KGln0g14 gen 2012 5 min Caricato da teamroncarati
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    2. Omaggio al grande damista azzurro Miki Borghetti YouTube

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    3. Checkers Michele Borghetti vince il torneo di dama sulla Riviera ...

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    1. Alessio Scaggiante vice campione europeo di Dama internazionale ...

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    2. Omaggio al grande damista azzurro Miki Borghetti YouTube

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    Administrator Thu, 02 Feb 2012 14:02:57 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/162-video-dama-roncarati-2011.html
    Il “3° Trofeo Don Minzoni” di dama italiana http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/161-il-3d-trofeo-don-minzoni-di-dama-italiana.html

    Il “3° Trofeo Don Minzoni” di dama italiana nella “Giornata nazionale dello Sport”

    Si è svolto sabato 4 giugno 2011 al Villaggio del Pilastro nell’ambito della Festa dello Sport del Quartiere san Donato di Bologna il “3° Trofeo Don Giovanni Minzoni” manifestazione di dama italiana organizzata dalla “Polisportiva San Donnino” in collaborazione con il “Gnarro Jet Mattei Dama”.

    Su youtube il video della manifestazione:

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    Administrator Thu, 02 Feb 2012 14:00:21 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/161-il-3d-trofeo-don-minzoni-di-dama-italiana.html
    Storia della FID - 1960 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/120-storia-della-fid-1960.html Federazione Italiana Dama – Delegazione di

    Bologna

     

    Sotto le Due Torri nasce ufficialmente la Federazione Italiana Dama

    di Floriano Roncarati

     

     

    Resoconto della ricognizione storica dal periodico “Damasport” relativa all’anno damistico 1960

    del DVD “1959 – 2008: i primi 50 anni”

    della FID - Federazione Italiana Dama

     

     

    Giugno 2009

    Sotto le Due Torri nasce ufficialmente la Federazione Italiana Dama

    di Floriano Roncarati*

     

    Siamo alla seconda puntata della narrazione del cammino storico del movimento damistico italiano realizzato scorrendo le pagine del periodico “Damasport”; rappresenta certamente un modo parziale di cogliere gli aspetti salienti della storia della dama nazionale. Il quadro complessivo di un’epoca lo si può cogliere ricreando il clima di un determinato periodo; certamente “Damasport”, come organo ufficiale della Federazione Italiana Dama, offriva un “racconto” delle manifestazioni con enfasi e risalto. Non è volontà di questa ricerca aprire un dibattito sul come si fa storia, si vuole solo ricordare che non esiste comunque mai uno strumento “neutro”. Il lavoro intrapreso vuole comunque riportare in luce persone, fatti, avvenimenti, che sono stati protagonisti in un’epoca lontana che comunque influenzano la vita dell’oggi.

    Dall’ENAL al CONI: la testimonianza di Gaetano Mazzilli alla 24° Assemblea Nazionale Straordinaria e Ordinaria 13 – 14 dicembre 2008 di Roma

    In questa prospettiva ci sembra utile a questo punto dare spazio alla testimonianza di Gaetano Mazzilli alla 24° Assemblea Nazionale Straordinaria e Ordinaria tenuta nei giorni 13 – 14 dicembre 2008 a Roma, pubblicata sul N.6 di “Damasport” novembre - dicembre 2008.

    “Nel comunicare ai presenti di non essere candidato a queste elezioni auspica quel “salto generazionale” che il compianto Presidente Giacomo D’Amico era solito invocare. Mazzilli, dopo una presenza pressoché ininterrotta dal ’59 nel direttivo della FID, riferendosi alla Dama Internazionale ricorda i trentasei anni spesi tra rappresentanze, riunioni e viaggi, molti, moltissimi, in Europa e fuori dall’Europa. Fra l’altro l’oneroso incarico per circa un anno della Presidenza ad interim della Federazione Mondiale. Tra i ricordi più vivi quello del ’62 a Liegi “Con la mia partecipazione ad una Assemblea della F.M.J.D. la Federazione Italiana varcava i confini nazionali”. Della FID ha seguito tutto il suo evolversi. Si partì dal ’59 da una federazione Presidenziale, quella dell’indimenticabile M° Beppino Rizzi. Tutto ruotava attorno al Presidente, figura forte, carismatica, con lui un ventennio di intensa collaborazione in un periodo di pionierismo della dama.

    Ne seguì la Federazione dell’autonomia. La FID si staccava dall’ENAL sino ad allora Ente tutorio. Nel dicembre del ’78 D’Amico, uomo di spessore e di cultura, conquistò la presidenza in una convulsa Assemblea – ricorda Mazzilli - che lo ebbe protagonista in quanto anch’egli era designato per il vertice in rappresentanza della continuità della linea Rizzi. Ci fu una preferenza per un cambiamento radicale… All’indomani, la FID sembrava spaccata in due tronconi ma fortunatamente non fu così. Subentrò una Presidenza Segretariale, ove Oreste Persico con la sua accattivante arguzia partenopea si occupava di tutto e di tutti, impareggiabile tessitore delle sorti damistiche. Intanto il lungimirante M° Walter Signori finalizzava l’utopistico disegno dell’ingresso della Federazione Italiana Dama nel CONI. Un evento fondamentale. … Va incrementato l’agonismo di squadra: sostituire la forza del gruppo all’individualismo potrebbe essere una filosofia da far propria.”

    Questa dichiarazione di Gaetano Mazzilli ci fa comprendere come la Federazione Italiana Dama ha una storia nella quale certe tematiche ritornano, ma le “svolte” sono sempre il frutto di progetti che nell’immediato possono apparire utopistici e non sempre sono capiti dalla maggioranza dei componenti il movimento damistico.

    Scuola damistica

    Nel consultare i numeri della rivista nazionale della Federazione Italiana Dama del periodo della fondazione salta subito agli occhi come in più punti, sia negli articoli o nelle notizie dai territori, si tende ad evidenziare la terminologia “Scuola damistica”. Quando sul periodico ufficiale della FID si parla di “scuola damistica” significa che in quel determinato ambiente, in quel determinato luogo, in quel preciso periodo, la disciplina della dama è diventata un’attività di gruppo, formata di esperti, che esprimeva non solo un insieme di giocatori, ma anche di istruttori e arbitri; la dama era diventata un fenomeno sociale che andava oltre l’incontro fra gli appassionati che si ritrovavano fra le quattro mura del locale Circolo Damistico. Come nel calcio la provincia di Bergamo è stata una fucina di atleti e l’Atalanta rappresenta un esempio quasi unico nel panorama della sfera, così nello sport della dama ci sono realtà che hanno fatto di questa disciplina uno sport di massa e un fatto socio - culturale; questo fenomeno è maggiormente comprensibile fra le diverse specialità della dama: quella italiana o quella internazionale e nel prossimo futuro di quella inglese. Ci sono “scuole” se ci sono buoni Maestri: questo si realizza quando l’ambiente esprime un insieme di poeti, artisti, filosofi, scienziati della dama. L’ammaestramento, la pratica, l’esercizio, sono la strada verso il successo in ogni attività umana, ma “creare una scuola” è andare oltre: è trasformare una semplice pratica in tradizione con connotati distintivi e originali. Da bolognese doc, mentre dipano questa ricerca, ho già colto nella sostanza che all’ombra delle Due Torri non è esistita una vera “scuola da mistica”; certamente sono state presenti delle forti individualità, ma la dama non è diventata un fenomeno di massa, insomma non è diventata “Scuola”. Il fatto che in una realtà esistano dei Club di dama non vuol dire necessariamente che si origini una scuola damistica; fra “raccogliere” i praticanti e “promuovere” i damisti vi è una differenza sostanziale. Il livello tecnico progredisce se ci sono buoni Maestri; come nella scuola tradizionale sono i maestri che fanno la qualità, non le leggi o i regolamenti. Gli strumenti organizzativi e regolativi possono favorire, ma di per se non sono sufficienti; per fare un paragone con un’altra disciplina sportiva, la piscina da sola non è sufficiente per produrre buoni nuotatori.

    Allora scorriamo i numeri di “Damasport” dell’anno che vedrà celebrare sotto al Cupolone nel mese di agosto i Giochi della XVII Olimpiade dell’era moderna.

    La dama vero sport di massa

    Nella rivista “Damasport” numero 1 / 2 gennaio febbraio dell’anno 1960 nel proprio saluto ai damisti italiani il giornalista Pino Zanchi evidenzia che “La dama, vero e proprio sport di massa, è stato portato a una massa da una organizzazione enalistica nuova di zecca, animata dal Presidente Rizzi che si propone di allargare ulteriormente il suo orizzonte. Pilastro basilare delle attività dopolavoristiche, la dama è destinata ad avere una sempre maggiore diffusione. Così le bandiere di Vicenza, Milano, Venezia, Roma, Prato, Bari, Messina, La Spezia, antesignane del movimento rinnovatore e pietre miliari damistiche italiane saranno affiancate presto da quelle di numerosi altri centri piccoli e grandi…”. Da queste righe si ha una conferma che Bologna non è una delle capitali della dama nel nostro paese. Il titolo poi della foto pubblicata a pagina 9 “Onore al “Campionissimo”” nella quale viene premiato il M° Piero Piccioli, relativa al Campionato italiano assoluto di dama tenuto dal 1° al 4 novembre 1959 a Livorno, ci fa capire come il linguaggio sia mediato dal mondo del ciclismo, dove il “Campionissimo” era riferito a Fausto Coppi.

    Le pubblicazioni di dama del 1960 occasione di confronto del valore della Lira con l’Euro

    Nello stesso numero di Damasport troviamo un riquadro nel quale vengono reclamizzate le pubblicazioni che la Federazione è in grado di spedire a porto franco e con sconto esclusivamente agli abbonati di “Damasport”; riportiamo i titoli ed i costi per capire su quali “sussidi” si formavano i damisti italiani e avere una misura dei prezzi dei libri dell’epoca:

    Maccagni –Volpicelli – Faraboschi “Il problema di Dama nella concezione moderna. – Il finale” a L. 500 – Prezzo di copertina L. 600

    Francesco Lavizzari  “Il libro completo della Dama” a L. 1500– Prezzo di copertina L. 1800

    Guido Boccali “L’apertura “Sbarrata” 24.20 – 11.15 a L 400 – Prezzo di copertina L. 500

    Luigi Franzioni “La Dama divertente” (IV edizione) a L. 650 - Prezzo di copertina L. 800

    Il riquadro si richiude con la precisazione che per tutte le spese di spedizione vanno aggiunte L. 60 per le spese di spedizione.

    In un trafiletto che compare in un numero successivo della rivista damistica si ricorda che sono in vendita presso la Segretaria della FID in Via Ugo Foscolo n. 3 a Milano “pedine regolari in legno con scatola di custodia al prezzo per ogni muta di lire 150; erano pure in vendita damiere in faesite di misura regolamentare.

    E’ interessante rilevare come il fenomeno inflattivo ha prodotto modifiche nel potere d'acquisto della moneta che allora era la “Lira” e oggi è l’”Euro”; il calcolo è stato possibile tramite i coefficienti di rivalutazione pubblicati dall'Istat. Tali coefficienti sono stati determinati in base all'andamento degli indici del costo della vita, che dal 1968 hanno assunto la denominazione di indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Dopo avere utilizzato una “Tabella rivalutazione monetaria” diamo qualche raffronto:

    Lire 1960

    Euro 2008

    60

    0,73

    150

    1.82

    400

    4.85

    500

    6.06

    600

    7.27

    650

    7.88

    800

    9.70

    1500

    18.18

    1800

    21.82

    Rizzello esemplare caposcuola messinese e “Grande” del damismo

    In questo zigzagare fra le righe del numero 3 di marzo 1960 a pag 3 ci sembra interessante segnalare che nella rubrica “I grandi del damismo” viene presentato Giovanni Rizzello di Messina e viene ricordato che nei Campionati di Livorno era l’accompagnatore dei suoi allievi: il C° Maestro Antonino Girone ed Antonino Mainelli. A distanza di tanti anni fra i protagonisti del “72° Campionato Italiano Assoluto di dama italiana” svoltosi a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, dal 10 al 16 novembre 2008 ritroviamo il Grande Maestro siciliano Maijnelli che si è classificato diciassettesimo. Nell’articolo si ricordava che Giovanni Rizzello prese le prime nozioni damistiche “dai grandi Maestri milanesi quali Bassani, Frazioni e Lavizzari”; in seguito Rizzello la “sua occupazione lo fece rientrare a Messina ove riuscì a promuovere un movimento damistico locale ed ad organizzarlo.” L’articolista B.R. evidenzia che il trionfo di Mainelli ai campionati di Livorno, dove conquistò il secondo posto era frutto del “caro Giovanni Rizzello esemplare caposcuola messinese e “Grande” del damismo.”

    Mantova, era stata capitale del damismo italiano fra le due guerre mondiali

    Nella rubrica “Notiziario” nel quale veniva dedicato spazio alle news dalle varie sedi si evince che la Federazione Italiana Dama stava radicandosi nei territori delle varie province italiane; si informa a pag. 6 che si è costituito il “Centro Provinciale Dama per il Territorio di Trieste” al quale hanno dato la loro adesione quattro Circoli e Sezioni damistiche. Bisogna ricordare che dopo la seconda guerra mondiale venne istituito dal Trattato di pace del 1947 il Territorio libero di Trieste e diviso tra Italia e Iugoslavia che nel 1954 comprendeva:

    • la zona A con la capitale Trieste (l'odierna provincia di Trieste), sotto occupazione alleata; dopo Trieste la principale città era Muggia.
    • la zona B, l'Istria occidentale fino al fiume Quieto (attualmente spartita tra Slovenia e Croazia) sotto occupazione jugoslava.

    La costituzione del “Centro Provinciale Dama per il Territorio di Trieste” avveniva quindi a pochi anni dal ritorno della Città giuliana nell’ambito dell’Italia. Nella stessa pagina di Damasport si informava che era stato costituito il Comitato provinciale di Firenze e quello di Mantova; nelle righe riportate in calce alla notizia da Mantova si rammentava che nel decennio prima della seconda guerra mondiale la città dei Gonzaga è stata un po’ la capitale del damismo italiano. “Per diversi anni Mantova è stata sede della Confederazione Damistica Italiana e per ben tre volte il Presidente Nazionale fu un mantovano: Annibale Gallico, M° Bruno Marchi e M° Ivanoe Fossani. Si evidenzia inoltre che il titolo di campione d’Italia arrise nel passato a due Maestri mantovani, Marchi e Vecchini.”

    Trionfa l’organizzazione damistica su base popolare

    Si apre col titolo “Alle grandi gare di Milano e Verona trionfa la nostra organizzazione su base popolare” l’edizione speciale di “Damasport”, che raggruppa i N. 4 – 5 – 6 di maggio giugno 1960, composta di ben 24 pagine; nel sottotitolo si afferma: “Ritornano gli anziani, accorrono i giovani: tutti i primati di partecipazione sono stati superati!” La seconda pagina di Damasport è interamente dedicata al Torneo nazionale “Coppa Città di Milano“ che si è svolta nelle giornate del 24 e 25 aprile nel salone dell’accogliente Circolo Alessandro Volta di Milano; alla sesta edizione della manifestazione hanno partecipato 126 giocatori.

    In evidenza il movimento damistico di Piacenza

    Nell’Albo d’oro della manifestazione ambrosiana risulta che nell’edizione del 1956 il vincitore è stato Alessandro Maccagni di Piacenza. Nella classifica finale della “VI Coppa Città di Milano“ nel Gruppo A troviamo al quarto posto in classifica il M° Urio Benassi di Modena al quale vengono attribuiti L. 7.000 e diploma, mentre settimo è Luigi Alberoni di Piacenza che vince L. 3.000 e diploma. Nelle pagine successive si legge che “Nel gruppo B il trionfo di Giuseppe Facchini di Piacenza, simpatico e corretto giocatore, rende onore al damismo piacentino di cui il M° Maccagni è stato l’illustre capo-scuola. Facchini ha vinto meritatamente con superiorità e disinvoltura ed è elemento che riteniamo maturo a misurarsi con i giocatori più quotati”; il damista piacentino ha vinto L. 20.000 e diploma. A commento dei risultati del gruppo A si legge “il 7° posto guadagnato dall’intraprendente Alberoni corona il successo piacentino. Chi avrebbe immaginato prima della gara un così brillante risultato a favore di Piacenza, assente da anni dall’agone nazionale? L’affermazione piacentina ha costituito la rivincita dello sconfitto Maccagni!”

    Le “rubriche damistiche” sulla stampa italiana

    In un paragrafo dal titolo “Elenco rubriche damistiche” vengono riportate le riviste o i quotidiano che in Italia dedicavano spazio in quel periodo alla dama; erano ben sette gli strumenti di comunicazione che avevano “rubriche”. La prima nell’elencazione è la “Dama Ossolana” sul giornale “Risveglio Ossolonao” di Domodossola, un quindicinale a cura del M° rag. Eleser Tajè. Viene pubblicato un “Corso teorico - pratico di tecnica del giuoco di problemistica”. La seconda rubrica che viene menzionata è “Dama” sulla rivista “Milano Tempo libero” dell’Enal Dopolavoro Provinciale di Milano ed il “rubricatario” come viene definito è il M° Alberto Borghetti. La terza rubrica menzionata si chiama “Giuochi – Dama” era ospitata sul quotidiano “L’Unità” e aveva cadenza trisettimanale; era curata da Spartaco Baccari. La quarta menzione è riferita alla “Settimana Enigimistica” e “Domenica del Corriere” che settimanalmente pubblicavano un “diagramma con problema di Dama” curato dal M° Luigi Franzioni. Poi il quinto dell’elenco era “Il Corriere dello Sport” di Roma che in un apposito inserto dedicava alle attività dell’Enal e pubblicava anche notizie damistiche. Sesto nell’elenco era “Quiz Domenica” che pubblicava ogni settimana una rubrica diretta da Quinto Beccatelli; infine anche “Visto” aveva una rubrica analoga curata da Anton Mario Lanza.

    Bologna si organizza ufficialmente in ambito federale

    Col numero estivo di “Damasport” Anno 2 - N. 7 – 8 Luglio Agosto 1960 a pag 12 nella rubrica “Notiziario delle province” si apprende che sotto le Due Torri la Federazione Italiana Dama si cominciava a strutturare; era Sindaco della Città di San Petronio Giuseppe Dozza. Il 1960 è l’anno nel quale attraverso mediazioni, anche faticose, vengono istituiti i Quartieri, con l’accordo fra la maggioranza e la minoranza nell’assemblea di Palazzo d’Accursio. Trovava attuazione quindi la proposta della Democrazia Cristiana che, su ispirazione di Giuseppe Dossetti, aveva fatto proprio dei Quartieri il cavallo di battaglia del proprio programma nella campagna elettorale del 1956. La FID intenta ad avviare i nuovi organismi territoriali, consapevole del clima di grande fervore che vedeva avviarsi nel capoluogo emiliano con l’esperienza delle nuove strutture di partecipazione decentrata, designava il Centro provinciale di Bologna con questa composizione:

    Presidente: Rag. Corrado Rosa

    Consigliere: Idalgo Fiorentino

    Consigliere: Ivo Rizzoli

    Confronto damistico fra Modena e Carpi

    Nel N° 9 – 10 Settembre Ottobre 1960 di Damasport a pag. 5 compare la notizia che il 29 giugno 1960 presso il Circolo Dipendenti Comunali di Modena aveva avuto luogo l’incontro fra Modena e Carpi; si legge che “il numero dei componenti le due squadre era convenuto in 4 giocatori per parte, ma fu ridotto a 3 per la forzata assenza di un giocatore di Carpi. La squadra della Ghirlandina era formata da Urio Benassi, Ugo Bachechi, Badighieri; la compagine di Carpi era costituita da Fernando Slavi, Augusto Del Carlo, Augusto Salieri. Risultato finale Modena batte Carpi 17 – 7.

    La FID aderisce alla “Federation Mondiale du Jeu de Dames”

    A Pag. 6 si dedica largo spazio ai lavori del Consiglio nazionale FID tenuto il 22 luglio 1960; fra le tante deliberazioni del Consiglio nazionale FID vi è la nomina fra gli arbitri di categoria regionale di Rosa Corrado, il Presidente del Comitato provinciale FID di Bologna. Nella stessa riunione viene deliberata la affiliazione alla federazione mondiale gioco della dama delle 100 caselle “Federation Mondiale du Jeu de Dames” avente sede a Parigi. Viene anche approvato che venga dato inizio ad una rubrica del Giuoco di Dama Polacca (100 caselle). L’ultimo numero dell’anno 1960 della rivista federale è dedicato ai “Campionati italiani assoluti 1960 – 61” tenuti a Merano dal 1° al 4 novembre 1960; il livornese M° Piero Piccioli definito il “Campionissimo” “trionfa su tutti”. Gli altri titoli di Campioni d’Italia sono andati a: Antonino Girone (candidati maestri), Paolo Golosio (nazionale), Matteo Portoghese (regionale) e Piero Arrigo (1° categoria). In una foto pubblicata a pag. 8 viene titolata “Liguria ed Emilia, regioni confinanti, fraternizzano” da sinistra a destra nella foto compaiono Antonio Bonifacio di la Spezia, Gio Batta Corias di Savona ed i bolognesi Corrado Rosa ed Amedeo Gianstefani. A pag. 14 vengono illustrate le nuove norme della FID per l’affiliazione e tesseramento per l’anno 1961; la quota di affiliazione per i Circoli damistici è stabilito in lire 1.000, mentre il costo del nuovo cartellino è fissato in lire 200.

    Rimpasti nell’organizzazione federale

    A pag. 18 si informa che il Consiglio nazionale FID ha accettato le dimissioni della Commissione Tecnica Problemistica che sono state motivate dalla mancanza di tempo di alcuni membri; nella riunione del 4 novembre il Consiglio aveva provveduto alla nuova costituzione: Presidente Piero Palazzi di Vicenza, Consiglieri: M° Mario Gentili di Roma, Geom. Mario Tessari di Mestre, e quarto membro aggiunto per conto del Comitato nazionale Arbitri M. Loris Bertini di Empoli. Il posto nel Comitato nazionale Arbitri, lasciato vacante da Palazzi, veniva coperto dal prof. Alberto Alessandroni di Mestre. Nell’accogliere le dimissioni da Presidente della Commissione tecnica problemistica del “decano” della dirigenza FID Gino Di Pasqua, in segno di alto riconoscimento per la sua opera, unanimemente il Consiglio nazionale della Federazione deliberava di insignirlo di diploma di benemerenza con Distintivo dama d’oro; al suo posto veniva designato il M° Mario Gentili di Roma.

     

    * Floriano Roncarati

    Laureato in pedagogia, dopo aver svolto il Servizio militare come Ufficiale di complemento del Servizio Automobilistico dell’Esercito, è stato docente di Educazione Tecnica nella Scuola Media e poi Dirigente Scolastico. Ha ricoperto l’incarico di Consigliere del Quartiere San Donato di Bologna ed è stato Membro della Giunta del Consiglio Scolastico Provinciale di Bologna. Aderisce all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) ed è iscritto all’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia). Nell’ambito sportivo in gioventù è stato Consigliere regionale della F.I.D.A.L.; attualmente è Consigliere provinciale del CONI di Bologna e Delegato della Federazione Italiana Dama per la provincia di Bologna. Dal 1992 è iscritto come “pubblicista” all’Ordine dei Giornalisti; è stato Consigliere regionale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e aderisce all’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana). Collabora con diverse testate ed è componente dell’Ufficio Stampa della FID; conduce dagli studi dell’emittente “Ciao Radio” di Bologna la trasmissione sportiva “Fari puntati su…” e cura una rubrica di motorismo. Ha pubblicato i seguenti libri: “Tre minuti di sport europeo” e “Bologna quota 52” con l’”Editrice Conquiste” di Bologna.

    Cell. 338/28.18.588

    Email: froncarati@libero.it

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    Roncarati Fri, 05 Feb 2010 16:44:48 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/120-storia-della-fid-1960.html
    Storia della FID - 1962 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/122-storia-della-fid-1962.html

    Resoconto della ricognizione storica dal periodico “Damasport” relativa all’anno damistico 1962

    del DVD “1959 – 2008: i primi 50 anni”

    della FID Federazione Italiana Dama

     

     

    Luglio 2009

    La “consistenza” di Bologna nei quadri federali

    di Floriano Roncarati*

    Il 1962 rappresenta il quarto anno di vita della Federazione Italiana Dama; il 20 febbraio di quello stesso anno John Glenn era il primo statunitense ad entrare in orbita nello spazio. Proseguendo la cavalcata fra le pagine della raccolta di “Damasport”, il mensile ufficiale della Federazione Italiana Dama, nel primo numero di gennaio – febbraio il Presidente Beppino Rizzi nell’articolo di apertura poneva l’accento sul programma federale del 1962; precisava che erano tre i capisaldi dell’attività annuale: la “Coppa Città di Milano”, che verrà disputata il 18 – 19 marzo, il Campionato Italiano Assoluto, che si terrà a Merano dal 29 giugno al 4 luglio e la “Gran Coppa Giuseppina Rizzi”, “che si giocherà a Vicenza il 9 settembre”. Poi a cura dei singoli Enal avranno luogo i Campionati provinciali e dove possibile i Campionati regionali; a queste manifestazioni si aggiungeranno, scriveva il Presidente FID “i proficui incontri a squadre fra circolo e circolo, città e città, provincia e provincia, sul cui sistema gli amici di Prato sono antesignani. … Questa strada di contatti diretti di sfide damistiche, … servono non solo dal punto di vista tecnico di progresso del gioco, ma anche di quello propagandistico.” Il Presidente federale annunciava anche la pubblicazione di un libro del quale si sentiva la necessità “La Dama spiegata ai giovani” del M° Sandro Maccagni edita sotto l’egida della FID dalla autorevole Casa Editrice Mursia.

    Il 6 – 7 gennaio 1962 si teneva a Milano la riunione del massimo organismo FID; in “Damasport” viene pubblicata la relazione annuale del Presidente Rizzi al Consiglio Nazionale Federale; fra le tante manifestazioni messe in risalto il leader della FID ricorda: “la Gara a sfide tra squadre di diverse città ed in tale genere rilevare con compiacimento che vi si è specializzato il “Circolo Damistico Pratese”, con ripetuti contatti regionali in Toscana ed Emilia.” Nella stesso resoconto il Presidente per offrire una dimensione del lavoro svolto ricordava che nel 1961 erano state “protocollate ben 3215 lettere, di cui la maggior parte tutte di concetto”. Nel servizio relativo ai lavori del Consiglio Nazionale Federale si ricordava la istituzione della “Commissione di Disciplina” col compito di esaminare, rendendole definitivamente operanti, le eventuali sanzioni prese o proposte dalle singole Giurie. La Commissione era così formata:

    Commissione di Disciplina

    Responsabilità

    Nominativo

    Note

    Presidente

    Mario Marini

    Milano

    Consigliere

    Emilio Coletti

    Milano

    Consigliere

    Dott. Salvatore Scrima

    Milano

    Il Consiglio federale, inoltre accettava le dimissioni del M° Maccagni dalla Commissione Tecnica per le promozioni e provvedeva a sostituirlo con Rino Frascotti di Milano; questa la nuova composizione:

    Commissione tecnica permanente per la promozione dei giocatori dell’attività agonistica

    Responsabilità

    Nominativo

    Note

    Presidente

    Giovanni Bensa

    Presidente della Commissione Nazionale Arbitri

    Componente

    M° Alessandro Borghetti

    Consigliere nazionale FID

    Componente

    Rino Frascotti

    Milano

    Nella parte conclusiva della relazione il Presidente nazionale FID evidenziava che l’attività damistica è una pratica “popolare a carattere culturale, morale ed educativo e quindi squisitamente dopolavoristica”.

    • La consistenza federale dei giocatori e degli arbitri di dama nel 1962

    Nell’andare a zonzo nelle pagine dei numeri di “Damasport” del 1962 non seguiamo un andamento lineare, ma spulciamo quello che più colpisce all’impronta. La pubblicazione sul n. 3 dei nominativi dei damisti appartenenti alle categorie: magistrali, candidasti maestri, nazionale e regionali offre per la prima volta l’opportunità di determinare la forza agonistica del movimento damistico italiano a quattro anni dalla fondazione della FID. I numeri in questo caso sono riassuntivi della reale consistenza, non sono una descrizione basata sulle parole delle quali non sempre è possibile ponderare il “fatto” dal “resto”. I numeri non sono mai un fatto neutro, nella loro consistenza ci indicano gli uomini effettivi in campo, meglio alle damiere; a distanza di tanti anni incolonniamo i numeri per categorie, ripartiti per Regioni, anche se questo forse toglie forza a quella che era la reale struttura territoriale: l’organizzazione provinciale FID avente il fulcro nell’ente tutoriale ENAL. Nonostante la Costituzione del 1948 avesse previsto la presenza delle Regioni, tuttavia queste sono state istituite concretamente solo nel 1970; la conferma della labilità del riferimento regionale sul piano damistico la troviamo nell’articolo di apertura dell’anno dove il Presidente affermava “A cura dei singoli Enal saranno indetti i tradizionali Campionati Provinciali e, ove sarà possibile organizzarli, anche i Campionati regionali”. In queste statistiche sono presi in considerazione i dati degli associati federali alle Categorie: Magistrali, Candidati Maestri, Nazionali e Regionali, che in totale assommavano a 262 tesserati; quelli contemplati nell’elenco non riguardavano, pertanto i giocatori appartenenti alla Categoria “Provinciale” (I- II – III). Le statistiche riportate offrono la fotografia, quindi delle categorie maggiormente impegnate sul piano competitivo nell’ambito damistico a livello regionale e nazionale.

     

    I quadri federali dei giocatori di dama 1962

    Regione

    Categorie

    Magistrali

    Candidati Maestri

    Nazionali

    Regionali

    Totale

    %

    %

    %

    %

    %

    Lombardia

    9

    29.0

    6

    26.1

    14

    18.9

    27

    20.2

    56

    21.4

    Veneto

    8

    15.8

    4

    17.4

    8

    10.8

    29

    21.6

    49

    18.7

    Toscana

    4

    12.9

    3

    13.1

    23

    31.1

    19

    14.2

    49

    18.7

    Liguria

    -

    -

    1

    4.3

    7

    9.5

    8

    6.0

    16

    6.1

    Piemonte

    -

    -

    -

    -

    3

    4.1

    11

    8.2

    14

    5.3

    Emilia

    2

    6.5

    -

    -

    5

    6.7

    6

    4.5

    13

    5.0

    Lazio

    3

    9.7

    2

    8.7

    4

    5.4

    4

    3.0

    13

    5.0

    Trentino A.A

    1

    3.2

    1

    4.3

    1

    1.3

    10

    7.5

    13

    5.0

    Abruzzo

    1

    3.2

    -

    -

    3*

    4.1

    7

    5.2

    11

    4.2

    Friuli V.G.

    1

    3.2

    3

    13.1

    3

    4.1

    2

    1.5

    9

    3.4

    Sicilia

    2

    6.5

    1

    4.3

    2

    2.7

    3

    2.2

    8

    3.0

    Puglia

    -

    -

    2

    8.7

    1

    1.3

    4

    3.0

    7

    2.7

    Marche

    -

    -

    -

    -

    -

    -

    3

    2.2

    3

    1.1

    Campania

    -

    -

    -

    -

    -

    -

    1

    0.7

    1

    0.4

    Italia

    31

    100.0

    23

    100

    74

    100

    134

    100.0

    262

    100.0

    * A L’Aquila fra i “Nazionali” risulta come tesserato un certo Cesare Garruti; è il damista modenese diventato poi Campione Italiano 1975 -76?

    “Spacchettiamo” i dati federale dei giocatori dell’Emilia Romagna

    Dalla tabella precedente si può rilevare che la Regione Emilia – Romagna occupa la sesta posizione in questa speciale graduatoria, in virtù dei seguenti “cartellinati” nelle singole categorie: due “Magistrali”, nessun “Candidato Maestro”, cinque “Nazionali” e sei “Regionali” per un totale di tredici tesserati. Per meglio capire il bilancio per quanto concerne l’Emilia – Romagna cerchiamo di “spacchettare” i numeri, scorporando le singole province; da questa operazione emerge la totale assenza della Romagna. Il fatto poi che Cesare Garuti fosse registrato sotto L’Aquila espropria l’Emilia – Romagna di quello che diventerà il più forte damista emiliano di tutti i tempi; il modenese è infatti l’unico emiliano che ha iscritto il proprio nome nell’Albo d’oro del tricolore nel biennio 1975 – 76.

    I quadri federali dei giocatori di dama per Province dell’Emilia 1962

    Provincia

    Categorie

    Magistrali

    Candidati Maestri

    Nazionali

    Regionali

    Totale

    %

    %

    %

    %

    %

    Bologna

    1

    50.0

    -

    -

    3

    60.0

    2

    33.4

    6

    46.2

    Modena

    1

    50.0

    -

    -

    -*

    -

    -

    -

    1

    7.7

    Parma

    -

    -

    -

    -

    -

    -

    2

    33.4

    2

    15.3

    Piacenza

    -

    -

    -

    -

    2

    40.0

    1

    16.6

    3

    23.1

    Reggio Emilia

    -

    -

    -

    -

    -

    -

    1

    16.6

    1

    7.7

    Emilia

    2

    100.0

    -

    -

    5

    100.0

    6

    100.0

    13

    100.0

    * Fra i “Nazionali” della provincia di Modena mancherebbe come tesserato Cesare Garruti (Campione italiano 1975 – 76), perché iscritto a L’Aquila?

    Ed ora trasformiamo i numeri nei nominativi dei giocatori; questi sono i damisti che sono stati protagonisti nei primi anni di esistenza in Emilia della FID.

     

    I damisti delle province dell’Emilia 1962

     

    Provincia

    Magistrali

    Nazionali

    Regionali

    Totale

     

    Damisti

    Damisti

    Damisti

    %

     

    Bologna

    1

    Alfeo Gigli

    3

    Antonino Curreri

    Amedeo Gianstefani

    Giuseppe Orafi

    2

    Guido Magni

    Corrado Rosa

    6

    46.2

     

    Modena

    1

    Urio Benassi

    -

    -*

    -

    -

    1

    7.7

     

    Parma

    -

    -

    -

    -

    2

    Sante Battaglini

    Giacomo Zini

    2

    15.3

     

    Piacenza

    -

    -

    2

    Luigi Alberoni

    Giuseppe Facchini

    1

    Mario Draghi

    3

    23.1

     

    Reggio Emilia

    -

    -

    -

    -

    1

    Francesco Roteglia

    1

    7.7

     

    Emilia

    2

    Magistrali

    5

    Nazionali

    6

    Regionali

    13

    100.0

     

    * Fra i “Nazionali” della provincia di Modena mancherebbe Cesare Garruti (campione italiano 1975 – 76), perché tesserato a L’Aquila?

    • La consistenza dei “problemisti compositori” e degli Arbitri di dama nel 1962

    Nell’ambito dell’attività rivolta ai “problemisti & compositori” l’Emilia risulta totalmente assente; in questo ambito le Regioni più rappresentative sono la Toscana, il Veneto ed il Lazio.

    Attività problemistica compositori 1962

    Regione

    Magistrale

    Nazionale

    Totale

    %

    %

    %

    Toscana

    3

    27.3

    8

    23.6

    11

    24.5

    Veneto

    1

    9.1

    5

    14.8

    6

    13.4

    Lazio

    2

    18.1

    3

    8.8

    5

    11.1

    Lombardia

    3

    27.3

    1

    2.9

    4

    8.9

    Friuli V.G.

    -

    -

    3

    8.8

    3

    6.7

    Piemonte

    -

    -

    3

    8.8

    3

    6.7

    Puglia

    -

    -

    3

    8.8

    3

    6.7

    Calabria

    1

    9.1

    1

    2.9

    2

    4.4

    Abruzzo

    -

    -

    2

    5.9

    2

    4.4

    Campania

    -

    -

    2

    5.9

    2

    4.4

    Sardegna

    -

    -

    2

    5.9

    2

    4.4

    Sicilia

    1

    9.1

    -

    -

    1

    2.2

    Marche

    -

    -

    1

    2.9

    1

    2.2

    Italia

    11

    100.0

    34

    100.0

    45

    100.0

    Non sono contemplati nell’elenco i compositori appartenenti alle categorie I e II

    Sul piano arbitrale non si registrano in Emilia Arbitri delle Categorie “Nazionale” e “regionale”; la Regione più forte come si può rilevare è la Lombardia.

     

    I quadri degli Arbitri Federali di dama 1962

    Regione

    Nazionali

    Regionali

    Totale

    %

    %

    %

    Lombardia

    6

    54.5

    2

    7.2

    8

    20.5

    Trentino A.A.

    2

    18.2

    3

    10.7

    5

    12.8

    Veneto

    1

    9.1

    4

    14.2

    5

    12.8

    Toscana

    2

    18.2

    2

    7.2

    4

    10.2

    Piemonte

    -

    -

    4

    14.2

    4

    10.2

    Abruzzo

    -

    -

    3

    10.7

    3

    7.7

    Liguria

    -

    -

    3

    10.7

    3

    7.7

    Puglia

    3

    10.7

    3

    7.7

    Emilia

    -

    -

    2

    7.2

    2

    5.1

    Lazio

    -

    -

    1

    3.6

    1

    2.6

    Marche

    -

    -

    1

    3.6

    1

    2.6

    Italia

    11

    100.0

    28

    100.0

    39

    100.0

    Non sono contemplati nell’elenco gli Arbitri appartenenti alla Categoria Provinciale

    A questo punto è opportuna una riflessione: ci sembra interessante mettere in evidenza che possono esistere singoli damisti molto forti in una provincia e mancare l’organizzazione federale, mentre per fare un movimento di base è sempre necessaria un’adeguata organizzazione territoriale. A questo proposito ci preme richiamare alla memoria l’appello che il Presidente Beppino Rizzi indirizzava nell’anno di nascita ai singoli damisti di farsi artefici e promotori nelle loro realtà locali.

     

    • 1925 “Nozze d’argento” del Campionato Italiano Assoluto

    A pag. 12 del n. 3 di “Damasport” si ricorda che il Campionato Italiano Assoluto arrivava alla XXV edizione, celebrando le “nozze d’argento” in quanto nel 1925 il romano Aurelio Tagliaferro, a Milano, conquistava il primo titolo di Campione d’Italia. Da quell’anno i Campionati si susseguirono con alterne vicende, in funzione della precarietà delle “passate traballanti Federazioni”. Si ricorda che “Dai 50 concorrenti del 1959 a Livorno, siamo saliti ai 66 del 1961 a Merano ed addirittura agli 84 dello scorso anno, sempre a Merano, con 31 province rappresentate.” L’appuntamento tricolore era convocato dal 29 giugno al 4 luglio 1962 e per motivi tecnici ed organizzativi, l’afflusso dei partecipanti al Campionato, sarà fatto ad invito; i 96 iscritti venivano suddivisi in 8 batteria da 12 giocatori ciascuna. Al girone finale composto da 32 giocatori venivano ammessi i primi quattro di ciascuna batteria. I classificati al 5° 6°, 7° posto delle singole batterie venivano ammessi  partecipare alla “3° Città di Merano”, torneo sussidiario del campionato italiano. Fra le quaranta province presenti al Campionato italiano erano rappresentate per l’Emilia: Bologna, Parma e Piacenza. Dal n. 7 di “Damasport” del luglio 1962 apprendiamo che Roberto Matrunola ha conquistato il titolo tricolore, precedendo il Campione uscente Umberto Righi; il giocatore romano era già stato Campione italiano nell’edizione  1957 disputata a Verona. Una finale quindi tutta capitolina: è interessante rilevare come cinque anni dopo Matrunola riconquista la posizione più alta del podio a scapito del concittadino Righi; dal lontano 1925 prima di loro l’unico romano che aveva iscritto il proprio nominativo nell’albo tricolore era stato nel 1950 Angelo Volpicelli. La storia ci dice che l’anno successivo a quello delle “nozze d’argento” il titolo andrà di nuovo ad Angelo Volpicelli, mentre Roberto Matrunola avrà la soddisfazione di conquistare il terzo alloro tricolore nel 1970. Dal “quadro” del Campionato italiano si vede quindi come il titolo tricolore finirà per tre anni consecutivi all’ombra del Cupolone: nel 1961 con Righi, nel 1962 con Matrunola e nel 1963 con Volpicelli. Nella cronaca della gara di Merano si legge che il “bolognese Curreri ha condotto una gara giudiziosa insieme al Girone di Messina totalizzando il 50% dei punti”; il damista felsineo conquisterà il ventesimo posto nella graduatoria assoluto ed il quarto posto nella categoria “Nazionale”. Il piacentino Giuseppe Facchini si classificherà al 28° posto nella graduatoria assoluta; nel torneo sussidiario “3° Coppa Città di Merano” il petroniano Corrado Rosa, appartenente alla categoria “regionale”, si classificherà ottavo.

    • L’attività damistica lungo la Via Emilia

    Dalle varie notizie che appaiono sul periodico federale nel 1962 si rileva un certo dinamismo sull’asse della Via Emilia, la strada che da Bologna conduce verso Piacenza; non emerge nulla invece sull’altro tratto della strada consolare romana che porta dal capoluogo regionale verso la Romagna.

    Campionato provinciale piacentino

    Sfogliando “Damasport” si apprende che il Campionato provinciale piacentino 1962 è stato vinto da Aldo Sacchi; al secondo posto Giovanni Ghizzoni di Ponticelli d’Ongina. Terzo Draghi, seguito da Panizzi, Ciregna e Fortunati.

    Ammissione alla categoria superiore

    Dopo il 25° Campionato Italiano Assoluto la “Commissione straordinaria per le promozioni”, convocata appositamente fra i tanti passaggi alle serie superiori decideva che Corrado Rosa di Bologna veniva promosso alla Categoria “Nazionale”.

    Gli emiliani al “Città di Verona”

    Nel n. 11 di “Damasport”, diffuso in formato ciclostilato, sono riportati i risultati della 4° Gara damistica nazionale “Città di Verona”; nel Gruppo A Cat. “Regionali” 8° Mario Draghi di Piacenza, nel Gruppo B “Provinciali I- II- III” 2° Walter Pagani di Modena, 7° Camillo Mattioli di Reggio Emilia, 9° Giorgio Rossi di Reggio Emilia. Nel Gruppo C “Esordienti” 6° Cesare Battaglini di Bologna.

    Il confronto Emilia – Toscana ed il programma di Reggio Emilia

    Nel “Notiziario delle Provincie” a pag. 14 del n. 1 di “Damasport” da Prato si annuncia “Né vincitori né vinti fra Toscani ed Emiliani”, mentre nella stessa pagina da Reggio Emilia si mette in evidenza “L’interessante programma 1962”. In queste note si ricorda che nella Città del Giglio si è concluso il carosello damistico che ha visto impegnati i damisti emiliani e toscani; la selezione Modena Bologna contro Prato Firenze si è conclusa 52 pari. Si apprende, inoltre che nel precedente incontro svoltosi sotto le Due Torri avevano vinto i toscani 65-39, mentre a Reggio Emilia era terminato 39 29 per gli emiliani. La squadra emiliana era formata da: Rosa, Andreghini, Benassi, Manzoni, Curreri, Pagani, Magni, Pianori, Guastino, Bacecchi, Raimondi, Gianstefani, Gavanti. Nella stessa pagina viene pubblicato il programma di attività 1962 approvato dal Circolo Damistico Reggiano; sono quattro le manifestazioni destinate a convogliare l’attenzione degli appassionati reggiani allo “sport del cervello”. La gara di apertura era l’11 febbraio col “Tricolore”, valevole come gara di selezione 1 e 2° categoria; poi il 18 – 19 marzo nei Saloni del Palazzo del Capitano il Campionato provinciale di 1 e 2° categoria, mentre il 6 maggio il Torneo Provinciale Damistico e il 23 settembre la seconda edizione della Coppa Enal “Vespa Club”. Nei mesi di ottobre – novembre 1962 si mettevano in cantiere incontri interprovinciali amichevoli. Nello stesso numero nella “rubrica delle lettere” un certo Gastone Tondelli di Reggio Emilia chiedeva un aiuto alla FID per il suo circolo: viene risposto che lo “sparuto bilancio federale” non permetteva di provvedere “ai bisogni di tutti e d’altronde Reggio Emilia non è certamente una zona depressa, per avere necessità di tale spinta.” Si concludeva col responso “che la organizzazione si fa con il sacrifico di tutti, anche pecuniario…”.

    La rappresentativa di Modena batte Bologna

    Per fare opera di propaganda e proselitismo il “Circolo Damistico Modenese” e quello Bolognese avevano organizzato un doppio confronto; come emerge da queste manifestazioni è largamente diffusa la volontà di promozionale lo sport della dama. L’incontro di andata si è svolto l’11 novembre presso il Circolo dell’Azienda Municipalizzata modenese; la gara di ritorno si è effettuata il 25 novembre presso il Bar Borsa di Bologna. Come si può rilevare dai locali prescelti per le dispute esisteva la volontà di portare la “dama” fuori dagli ambiti consueti, per andare fra la gente; va sottolineato che nel secondo dopoguerra la “Sala Borsa” di Bologna era stata utilizzata come un moderno palasport e solo nel 1999 venne deciso la destinazione della piazza coperta a biblioteca.

    • A Liegi nel settembre 1962 l’esordio internazionale della FID

    “Challenge mondiale 1962”

    In un “riquadro” sul primo numero di “Damasport” del 1962 si legge che “Les Annales Mondiales du Jeu de Dames”, l’organo ufficiale della “Fèdèration Mondiale du Jeu de Dames”, aveva pubblicato nel numero di gennaio 1962 il seguente trafiletto: “Diamo il benvenuto alla “Federazione Italiana Dama” che ha dato la propria adesione alla Federazione mondiale per gli anni 1960 – 61 – 62.” La FID risulta la sedicesima federazione affiliata alla F.M.J.D; in un altro punto di “Damasport” si informa che in merito alla dama internazionale l’Italia sarebbe intervenuta ufficialmente al “Challenge” mondiale di Liegi. L'esordio del campionato Mondiale di dama internazionale, ad opera di pochi validissimi benemeriti pionieri, è avvenuto prima della costituzione della Fédération mondiale de jeu de dames (FMJD), realizzata in Francia nel 1947, con l'adozione del francese per gli atti ufficiali concernenti la Dama Internazionale. Dal n. 7 di “Damasport” del luglio 1962 si apprende che il triestino Francesco Laporta, vincendo un torneo di dama internazionale presso il “Circolo Cantieri Riuniti dell’Adriatico”, era stato designato a rappresentare l’Italia nel “Challenge” che si è poi disputato a Liegi in Belgio dal 3 al 12 settembre. Il triestino è arrivato quinto su dieci giocatori partecipanti; al termine della manifestazione tenuta in Belgio il damista di origine giuliana Francesco Laporta si è trasferito a Hoogezand in Olanda dove era stato ingaggiato per un torneo nel quale si è piazzato ottavo. Il vincitore del “Challenge mondiale 1962” è stato il senegalese Baba Sy; erano presenti i giocatori di dieci paesi: Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Haiti, Italia, Marocco, Olanda, Principato di Monaco, Senegal, Suriname; assenti: Germania Occidentale e URSS.

    Questa la classifica completa:

    1° Baba Sy (Senegal) p. 15

    2° W. De Jong (Olanda) p. 14

    3° Hisard (Francia) p. 14

    4° St. Fort (Haiti) p. 12

    5° Laporta (Italia) p. 9

    6° M. Verleene (Belgio) p. 9

    7° Valois Smith (Suriname) p. 9

    8° A. De Descallar (Marocco) p. 5

    9° Agliardi (Monaco) p. 2

    10° L. Reiman (Cecoslovacchia) p. 1

    A questo proposito va ricordato quale era il meccanismo di designazione del Campione del mondo di dama; ogni quattro anni venivano disputate le “Olimpiadi della Dama”, il cui vincitore acquisiva il titolo di Campione del mondo che aveva il diritto di detenere per un quadriennio. Ogni anno aveva l’obbligo di difenderlo contro il vincitore del “Challenge”, gara annuale fra i rappresentati delle Federazioni Affiliate alla F.M.J.D. Se il Campione del mondo fosse stato sconfitto nell’incontro col vincitore del “Challenge”, quest’ultimo acquisiva il titolo e tutti i diritti di cui godeva il Campione spodestato. Per il successivo anno 1963 era previsto il “big macht” fra Baba Sy e Iser Kouperman, detentore del titolo mondiale, mentre le “Olimpiadi della Dama” avrebbero dovuto svolgersi nel 1964. Il Grande Maestro senegalese Baba Sy aveva riportato in Olanda il 27 gennaio 1962 il record delle partite simultanee di dama internazionale col seguente risultato:

    150 partite – 112 vinte – 33 pari – 5 perse

    percentuale in punti 85.77 e durata del gioco: otto ore e dieci minuti. Da tenere in considerazione che tra gli avversari del damista africano figuravano 77 giocatori di grande classe. La manifestazione era stata organizzata da “Haags Courant” sotto il patrocinio della K.N.D.B e della Federazione internazionale; il Presidente F.M.J.D Willems al termine della prestazione ha consegnato al M° Baba Sy il diploma che attestava il record. Invece per quanto concerne Iser Kuperman, talvolta scritto Koeperman, era nato il 21 aprile 1922 a Kiev, era di nazionalità ucraina e quindi gareggiava con la casacca dell’Unione Sovietica; gli “annali storici” ci dicono che è stato Campione del mondo nel 1958, 1959, 1961, 1963, 1965, 1967 e 1974.

    Congresso F.M.J.D.

    Sempre a Liegi il 9 – 10 settembre si è svolto il Congresso dei Dirigenti delle Federazioni nazionali affiliate alla F.M.J.D; la FID era stata rappresentata dal Consigliere nazionale Dr. Gaetano Mazzilli, mentre il Presidente M° Beppino Rizzi non aveva potuto partecipare per gravi impegni familiari. Nel supplemento ciclostilato al n. 9 di “Damasport” Gaetano Mazzilli ricordava che nel proprio intervento assemblea in terra belga aveva sottolineato che nel nostro paese il “Consiglio nazionale della FID è partito al tempo della ricostruzione della Federazione, dal concetto base che i motivi organizzativi debbono sempre avere il sopravvento su quelli tecnici”. Più oltre affermava “La FID è convinta che quando l’organizzazione è forte, sia cosa ancora più facile ottenere più risultati tecnici; ma che invece questi siano destinati a languire se sostenuti da un’organizzazione debole”.

    • Consiglio nazionale FID

    Nel Consiglio nazionale FID riunitosi l’8 dicembre a Vercelli è stato deciso che i “Centri provinciali” modificavano la denominazione in “Comitati provinciali”; gli organismi locali della FID venivano formati dai rappresentanti di ciascun sodalizio della provincia. Nella stessa riunione, preso atto delle dimissioni del prof. Alberto Alessadrini dal Comitato Nazionale Arbitri, in sua sostituzione veniva nominato il Col. Spartaco Baccari di Roma. Questa la composizione aggiornata della Commissione Arbitri al termine del 1962:

    Commissione Nazionale Arbitri

    CNA

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Bensa Giovanni

    Imperia 1911

    Milano

    Consigliere

    Baccari Col. Spartaco

    Roma

    Consigliere

    Padoan Virgilio

    Chioggia 1904

    Livorno

    Rappres. CTNA

    Consigliere

    Volpicelli Angelo

    Roma 1904

    Roma

    Rappres. CTNP

     

    * Floriano Roncarati

    Laureato in pedagogia, dopo aver svolto il Servizio militare come Ufficiale di complemento del Servizio Automobilistico dell’Esercito, è stato docente di Educazione Tecnica nella Scuola Media e poi Dirigente Scolastico. Ha ricoperto l’incarico di Consigliere del Quartiere San Donato di Bologna ed è stato Membro della Giunta del Consiglio Scolastico Provinciale di Bologna. Aderisce all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) ed è iscritto all’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia). Nell’ambito sportivo in gioventù è stato Consigliere regionale della F.I.D.A.L.; attualmente è Consigliere provinciale del CONI di Bologna e Delegato della Federazione Italiana Dama per la provincia di Bologna. Dal 1992 è iscritto come “pubblicista” all’Ordine dei Giornalisti; è stato Consigliere regionale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e aderisce all’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana). Collabora con diverse testate ed è componente dell’Ufficio Stampa della FID; conduce dagli studi dell’emittente “Ciao Radio” di Bologna la trasmissione sportiva “Fari puntati su…” e cura una rubrica di motorismo. Ha pubblicato i seguenti libri: “Tre minuti di sport europeo” e “Bologna quota 52” con l’”Editrice Conquiste” di Bologna.

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    Roncarati Fri, 05 Feb 2010 16:44:48 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/122-storia-della-fid-1962.html
    Storia della FID - 1961 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/121-storia-della-fid-1961.html

    Resoconto della ricognizione storica dal periodico “Damasport” relativa all’anno damistico 1961

    del DVD “1959 – 2008: i primi 50 anni”

    della FID - Federazione Italiana Dama

     

     

    Luglio 2009

    Nella Città di San Petronio si disputa il primo Campionato provinciale FID

    di Floriano Roncarati

    A San Remo il 28 gennaio 1961 si concludeva l'XI edizione del Festival della canzone italiana con la vittoria di “Al di là”, eseguita da Betty Curtis e Luciano Tajoli; quasi in contemporanea usciva il primo numero di “Damasport” del nuovo anno che si apriva con l’eloquente titolo “Anno terzo”. Sull’appello del Presidente Beppino Rizzi a promuovere la diffusione e gli abbonamenti della rivista ufficiale della Federazione Italiana Dama il titolo campeggiava a tutta pagina; il Presidente scriveva nell’articolo di copertina: “In Italia si sentiva la necessità, nel campo damistico che fosse pubblicato un periodico ufficiale in grado di tenere al corrente i lettori sulle disposizioni federali e sull’attività damistica e tenere collegati fra di loro i nostri amatori. Quando abbiamo preso in mano le redini della ricostituita Federazione Italiana Dama, ci siamo proposti con tenace e ferma volontà di attuare questa necessità e di attuare un periodico che soddisfacesse, oltre che i tecnici, tutti gli amatori. Abbiamo cercato quindi di uscire dal solito freddo stile che di consuetudine hanno le riviste tecniche che trattano gli argomenti della damiera ed abbiamo cercato di rendere il nostro periodico più vivo ed interessante e maggiormente corrispondente ai tempi dinamici in cui abbiamo l’avventura di vivere”. Più oltre si apprende che “il passivo che comporta la pubblicazione di “Damasport” grava fortemente sul modesto bilancio della Federazione. C’è solo un modo per alleviare tale passività… bisogna che gli abbonamenti aumentino.”

    Sotto la testata della rivista dedicata alla dama, in color verde per dare maggiore risalto, compariva la scritta: “La nuova sede della FEDERAZIONE ITALIANA DAMA è in via Legnano 32 - Milano – Telefono 66.44.41”. Scorrendo i fogli del n. 1 di “Damasport” del gennaio 1961 a p. 2 nel trafiletto intitolato “Le promozioni di categoria” si apprende che il “Consiglio Nazionale FID, vista la relazione della Commissione addetta alle promozioni del Campionato Assoluto di Dama, che era formata dal sig. Giovanni Bensa, Presidente del Comitato nazionale Arbitri, da Giordano Barbieri, arbitro nazionale FID, e da Alberto Borghetti, consigliere nazionale FID, ha deliberato” una ventina di promozioni di categoria. Fra queste da segnalare che Amedeo Gianstefani di Bologna viene promosso dalla 1° cat. alla Categoria Nazionale.

    Nelle pagine 4 e 5 sotto il titolo “Notiziario delle provincie” e dal sottotitolo “La massiccia attività della Federazione Italiana Dama nell’anno 1960” vengono riepilogate le gare effettuate; sono elencate su quattro colonne: le località, la denominazione delle manifestazioni, le categorie dei giocatori ed il numero dei partecipanti. Sono una ottantina le manifestazioni riportate; le realtà provinciali che risultano più attive sono: Milano con una decina di iniziative, Livorno, Verona e Vicenza con cinque, La Spezia con quattro. In Emilia - Romagna le Province nelle quali sono state svolte attività damistiche nel corso del 1960 sono state Piacenza e Modena; la città in riva al fiume Po con tre manifestazioni e la città della Ghirlandina con una. A Piacenza vengono elencate le seguenti manifestazioni: la disputa del Campionato provinciale al quale hanno preso parte trenta giocatori delle categorie I – II – III, la Coppa “Val Nure” a San Giorgio Piacentino alla quale hanno preso parte venti damisti delle categorie I – II ed un Torneo damistico “giocato” ad Ancarano di Rivergaro con venti partecipanti delle categorie  I – II. Per Modena si cita l’incontro con Carpi della quale abbiamo già riferito nel precedente articolo; fra le “manifestazioni caratteristiche” svolte in Emilia – Romagna “Damasport” segnala l’incontro di “Dama Animata” di Ancarano di Rivergaro in provincia di Piacenza.

    Riorganizzazione federale

    Sotto il titolo “Milano - Notiziario federale” in un riquadro in fondo a pag. 5 si rende noto che il Consiglio Nazionale FID “ravvisata l’urgenza di arrivare nel giro di breve tempo alla stesura della nuova regolamentazione tecnica agonistica, ed in considerazione che il M° Alessandro Maccagni di Milano, Presidente della Commissione tecnica agonistica”, ha dato le dimissioni per pressanti impegni lavorativi, viene nominato “il dott. Gaetano Mazzilli, recentemente trasferitosi da Roma a Bari”. Il M° Maccagni farà egualmente parte della Commissione tecnica agonistica nel ruolo straordinario di “osservatore” senza voto. Nello stesso riquadro si informa che “Il noto maestro compositore problemista Ranieri Faraboschi di Livorno, damista di fama internazionale, ha accettato l’incarico affidatogli dal Consiglio nazionale FID in qualità di Fiduciario alla propaganda damistica federale”. L’obiettivo della Federazione Italiana Dama è “Fare della dama un gioco popolare e di massa”; infatti per attuare questo obiettivo nel secondo numero del 1961 vengono riportate due circolari federali che fra le varie indicazioni ribadiscono la necessità di formare il “Centro Damistico” in tutte le province italiane, presso gli Enal Dopolavoro Provinciale. Si legge che “Il Centro è costituito dal Consiglio Direttivo Provinciale, composto da: un Presidente, un Segretario (od un Tecnico del gioco) e da uno o più Consiglieri, di cui almeno uno dovrà essere responsabile dell’organizzazione dell’attività problemistica (compositori e solutori)”; più oltre si precisa che dove non si potrà addivenire alla immediata costituzione del Centro Damistico Provinciale si dovrà procedere alla nomina di un Commissario.

    Da Modena un piccolo esempio per promuovere l’esperienza della dama

    A pag. 4 si informa dell’incontro fra Modena e Prato disputato sotto la Ghirlandina nel dicembre 1960 nella sede del Circolo del Credito e della Assicurazione. “I modenesi sono riusciti a contenere l’irruenza dei più forti avversari ed a conquistare un preciso pareggio, che servirà senz’altro di incitamento all’ambiente locale per incrementare l’attività damistica che sta risorgendo nel modenese e che è ferma intenzione dei dirigenti ENAL di riportare allo splendore del passato”. Questi i risultati:

    Renzo Pratesi (Prato) – Walter Pagani (Modena) 2- 0

    Mario Nuti (Prato) – Ugo Bachecchi (Modena) 1 – 1

    Dario Gualtieri (Prato) – Cesare Garuti (Modena) 0 - 2

    Totale: Prato – Modena 4 – 4

    Gli incontri si sono svolti su due partite sorteggiate con restrizione inglese e sono state dirette dal M. Benassi. In calce al resoconto dell’incontro modenese vi sono le felicitazioni di “Damasport” per la lodevole iniziativa e si conclude con l’esortazione: “Dirigenti damisti, anche questo piccolo esempio vi sia di sprone per prendere iniziative e mettervi all’opera!”. Fra i giocatori schierati alle damiere dalla rappresentativa modenese vi era quel Cesare Garuti che negli anni 1975 e ’76 avrebbe conquistato il titolo tricolore; il Grande Maestro modenese è ancora in attività ed ha conquistato, infatti, il titolo nel “Campionato regionale dell’Emilia – Romagna” disputato a Cervia nel mese di maggio 2009.

    Concorso Nazionale principianti compositori problemisti

    A pag. 6 del quarto numero di “Damasport” del 1961 viene pubblicata la classifica del “1° Concorso Nazionale principianti compositori problemisti”; nella graduatoria sono inseriti trenta partecipanti. La manifestazione è stata appannaggio di Giuseppe Sergi di Brancaleone Marina in provincia di Reggio Calabria; la Regione che ha registrato il maggior numero di partecipanti è stata la Toscana con ben quattordici concorrenti, dei quali otto di Carrara e sei di Prato. Fra questi “Magnifici 14” del Gran Ducato emerge al 27° posto Dario Gualtieri di Prato che venne sconfitto nell’incontro fra i toscani ed i modenesi proprio da Cesare Garuti. Gli emiliani partecipanti sono stati tre, tutti di San Giorgio Piacentino; fra questi il miglior piazzato è stato Franco Ferrari che ha conquistato l’undicesimo posto. E’ utile analizzare questa interessante manifestazione da un punto di vista statistico, per cercare di cogliere il peso delle varie realtà regionali nel settore compositori problemisti.

    Partecipanti “Concorso Nazionale principianti compositori problemisti” ripartiti per Regioni

    Regione

    Numero

    Percentuale

    Note

    Toscana

    14

    46.6 %

    8 Carrara

    6 Prato

    Abruzzo

    4

    13.3 %

     

    Emilia – Romagna

    3

    10.0 %

    Tutti di San Giorgio Piacentino

    Lombardia

    3

    10.0 %

     

    Calabria

    1

    3.3 %

     

    Lazio

    1

    3.3 %

     

    Marche

    1

    3.3 %

     

    Piemonte

    1

    3.3 %

     

    Veneto

    1

    3.3. %

     

    Campionato Italiano Assoluto

    Nel numero 5 di “Damasport” del maggio 1961 si mette in risalto che è “Crollato un altro record!” alla “VII Coppa Città di Milano” con la presenza di ventisette province e 162 concorrenti; nel lungo resoconto della manifestazione si afferma che nel quarto girone del Gruppo B è stato “buono il comportamento del bolognese Giuseppe Orafi”. Nel sesto girone del Gruppo C “Buona la difesa di Vasco Cappellini di Bologna”; mentre nel settimo ed ultimo girone si è battuto bene “Fernando Lucarini di Bologna”. La premiazione della manifestazione si è aperta con la consegna del diploma di benemerenza accompagnato da distintivo “Dama d’oro” al M° Gino Di Pasqua di Milano, per la “meritoria opera svolta in campo nazionale a favore dell’attività problemistica”.

    A pag. 7 si sottolinea che la Presidenza FID iscrive d’ufficio al “XXIV Campionato italiano Assoluto” che si doveva tenere a Merano dal 29 giugno al 2 luglio 1961, perché “siano di esempio e sprone per tutti i damisti italiani”:

    Numero 1 il “campionissimo” Pietro Piccioli, detentore del titolo

    N° 2 Walter Signori, il più giovane Maestro d’Italia, che nell’edizione precedente si era classificato, imbattuto, al secondo posto

    N° 3 M° Alberto Borghetti, Consigliere Federale e Presidente del Centro da mistico di Milano

    N° 4 Antonino Girone di Messina, Campione d’Italia della categoria Candidati maestri

    N° 5 M° Mario Gentili di Roma, Compositore Problemista, per dimostrare l’affiatamento che lega l’attività problemistica a quella agonistica.

    Questo era certamente un tentativo della Federazione per incentivare la presenza dei damisti italiani nella città attraversata dal torrente Passirio alla manifestazione di assegnazione dei “titoli tricolori”, dopo che in Alto Adige l’11 giugno 1961 si erano registrati ben 37 attentati esplosivi nella notte dei fuochi che segnarono la nascita del terrorismo sudtirolese.

    Nell’ultima pagina del numero si informa che il Consiglio nazionale FID nella riunione del 1° maggio 1961 ravvisata la necessità istituiva la

    Commissione tecnica permanente per la promozione dei giocatori dell’attività agonistica

    Responsabilità

    Nominativo

    Note

    Presidente

    Giovanni Bensa

    Presidente della Commissione Nazionale Arbitri

    Componente

    M° Alessandro Borghetti

    Consigliere nazionale FID

    Componente

    Alessandro Maccagni

    Collaboratore tecnico FID

    La Commissione vagliati i risultati della “VII Coppa Città di Milano” fra le tante promozioni deliberava il passaggio dalla 2° alla 1° categoria dei bolognesi Vasco Cappellini e Fernando Lucarini.

    Nel titolo di apertura del n. 6 di “Damasport” si “urla” che “Umberto Righi di Roma Campione assoluto davanti al livornese Piero Piccioli”; in un commento si afferma che il damista toscano “dopo sei competizioni ha passato la mano”. Nella “2° Coppa Città di Merano”, Torneo sussidiario del Campionato italiano assoluto 1961 – ’62 1° Cat. 1° prov. Antonino Curreri di Bologna con p. 11 a pari merito col M. Angelo Pilla di Venezia. Al Centro Provinciale Damistico di Bologna, a cui apparteneva Antonino Curreri, è andata la Coppa degli industriali di Bolzano; erano presenti a Merano le rappresentative di ventuno centri provinciali, fra cui Bologna, ma le più numerose erano quelle di Milano, Livorno, Roma e Bolzano. Nel numero 7 di Damasport viene dedicata largo spazio al torneo sussidiario: “rendiamo onore a due anziani giocatori del damismo nazionale: parliamo del bolognese Antonino Curreri e del M° Angelo Pilla”; secondo l’autore dell’articolo Beppino Rizzi “Antonino Curreri aveva il torto di disertare le manifestazioni della risorta Federazione Italiana Dama. Egli è un giocatore di buone qualità tecniche, tanto da farlo ben apprezzare da noti maestri, che nel passato hanno dovuto cimentarsi con lui. Tuttavia egli non era riuscito mai ad avere quello sprazzo felice che gli concedesse una affermazione degna della sua classe. C’è voluta proprio la nuova organizzazione per dare tanta soddisfazione a questo anziano!”. Al centro della prima pagina di Damasport è pubblicata la foto della premiazione del damista petroniano con la scritta: “il bolognese Antonio Curreri ritira dal Sindaco di Merano il premio per la sorprendente vittoria al Torneo Sussidiario del Campionato Italiano”. Nel resoconto della manifestazione si legge che “altri ancora vanno ricordati, perché si sono fatti onore o nelle batterie del campionato o in quelle Sussidiarie”; fra questi “Rosa, l’anziano alfiere del damismo bolognese”.

    La progressiva crescita dell’attività federale in Emilia

    Mentre il 13 agosto del 1961 iniziava la costruzione del “Muro di Berlino” la FID proseguiva nel sollecito lavoro promozionale e di presenza nelle varie regioni; nelle pagine riservate al “Notiziario delle Provincie” viene dedicato diverso spazio alla attività svolta in Emilia. Dopo le iniziative svolte sotto la Ghirlandina, si trovano sempre più “corrispondenze” da Bologna, Parma e Piacenza. Dalla lettura delle varie notizie pubblicate su “Damasport” emerge un quadro in progressiva espansione e strutturazione della Federazione Italiana Dama nel territorio emiliano; non emerge ancora nulla invece sul versante romagnolo.

    A Bologna ventuno giocatori ai “provinciali FID”

    Con un breve trafiletto su “Damasport” viene data notizia che sotto le Due Torri il 27 e 28 maggio 1961 si sono disputati i campionati provinciali, esattamente un paio di giorni dopo che il Presidente americano Kennedy aveva annunciato al Congresso l'inizio del “Programma Apollo” finalizzato allo sbarco sulla Luna. Alla manifestazione organizzata dall’ENAL provinciale in collaborazione col locale Centro Damistico hanno partecipato ventuno giocatori suddivisi in tre categorie; i titoli sono stati conquistati da Guido Magni per la I Categoria, da Avio Castellani per la II Cat. e da Ottorino Sabattini per la III Cat. Nel breve commento si mette in evidenza che i damisti si sono esibiti davanti ad un folto pubblico di appassionati.

    Campionato provinciale di Bologna

    Anno

    Categoria

    Cognome

    Nome

    Circolo Damistico

    1961

    I

    Magni

    Guido

    Centro Damistico

    1961

    II

    Castellani

    Avio

    Centro Damistico

    1961

    III

    Sabattini

    Ottorino

    Centro Damistico

    Parma scende in lizza per la prima volta nelle manifestazioni damistiche nazionali

    Un torneo cittadino di dama ha avuto luogo il 17 giugno nella sede del Circolo “Pedale veloce”, al quale hanno partecipato una trentina di giocatori; la vittoria è andata a Pietro Tagliavini. Nell’ultimo mese dell’anno 1961 anche nella Città Ducale si disputava il “1° Campionato provinciale”; la notizia è riportata nel primo numero di “Damasport” del 1962. La competizione si è svolta in un ampio salone dell’Enal in Viale Basetti e come si legge nell’articolo firmato da Sante Battaglini: “ha visto in lizza un gruppetto se non numeroso certo appassionato di concorrenti che si è battuto con tenacia, dando frequenti spunti di buon gioco. La gara, diretta dall’Arbitro nazionale FID sig. Bruno Turri, giunto appositamente da Verona, ha avuto come validi e competenti collaboratori il Dott. Battaglini ed il sig. Bertoli. Ha ottimamente contribuito al buon esito anche il Dott. Marziletti del Sodalizio damistico di Mantova.” Il titolo provinciale è andato a Giacomo Zini di Salsomaggiore, che ha preceduto Otello Manini, del “Pedale Veloce” e Bruno Bertoli dell’”Enal Giovane Italia”.

    Campionato provinciale di Parma

    Anno

    Categoria

    Cognome

    Nome

    Circolo Damistico

    1961

    I

    Zini

    Giacomo

    Salsomaggiore

    A Reggio Emilia la “Coppa Città del Tricolore”

    A pag. 15 del N. 4 di “Damasport” troviamo la notizia che Francesco Roteglia, detto il “Giaguaro della dama”, ha vinto il primo torneo provinciale di dama per l’assegnazione della “Coppa Città del Tricolore”; ben quaranta gli iscritti che hanno disputato le batterie per accedere al girone finale. Al secondo posto ex - aequo ben tre damisti: Alberto Gambini, Camillo Mattioli ed Edoardo Guidoni; Arbitro e giudice unico del torneo il M° Urio Benassi. Nella precedente pag. 14 veniva pubblicata la foto della consegna della “Coppa Città del Tricolore”, da parte del Direttore provinciale Enal Vincenzo Storchi, al vincitore Francesco Roteglia, definito il “Giaguaro” per l’accanimento e la costanza con cui seguiva una pedina per farla sua.

    Anche a Piacenza si svolge il Campionato provinciale

    Al “Campionato provinciale” disputato a San Giorgio Piacentino hanno partecipato diciotto damisti; il titolo provinciale 1961 di I cat. è andato ad Aldo Sacchi di Piacenza. Al secondo posto Giovanni Ghizzoni di Ponticelli d’Ongina; la terza piazza è stata appannaggio di Pino Facchini di San Giorgio. In un’altra manifestazione organizzata in occasione della Giornata della ricreazione la vittoria è andata a Mario Draghi di Piacenza che ha vinto davanti a Mario Fortunati di Carpaneto e terzo Giovanni Ghizzoni di Ponticelli.

    Campionato provinciale di Piacenza

    Anno

    Categoria

    Cognome

    Nome

    Circolo Damistico

    1961

    I

    Sacchi

    Aldo

    Piacenza

    A Vercelli il “1° Festival nazionale damistico”

    Nell’ultimo numero di “Damasport” dell’anno era dedicato largo spazio al “1° Festival nazionale damistico” che si articolava nei seguenti tre Campionati Italiani: Interaziendale a squadre, Compositori Problemisti e Solutori problemisti; la manifestazione ha avuto luogo a Vercelli nei giorni 4 – 5 novembre 1961. Alla manifestazione hanno partecipato circa duecento concorrenti di una ventina di province; sede del Torneo era l’immenso salone della Borsa Risi che normalmente ospitava il più grande mercato europeo della specialità. Il Presidente federale Beppino Rizzi, non potendo essere presente alla manifestazione piemontese, aveva inviato un messaggio di saluto e riconoscenza ai partecipanti; in particolare scriveva: “Tale ringraziamento riguarda soprattutto le Provincie di Parma e della lontana Reggio Calabria, che per la prima volta scendono in lizza nelle nostre manifestazioni nazionali”. Nel Campionato Interaziendale non risultava presente nessuna squadra dell’Emilia – Romagna; nel Gruppo B della “Coppa di Città di Vercelli” la palma della vittoria è toccata al genovese Banti, “ma eccezionale è stata l’affermazione del parmense Battaglini che riprendeva contatto con il damismo dopo una lunga stasi”.

    Il veronese Turri sostituisce Tajè nel Consiglio federale

    Da una nota di poche righe riportata sul n. 10 – 11 di “Damasport” nel Notiziario di pag. 10 si apprende che il M° Elser Tajè è stato sollevato dall’incarico di Consigliere federale; a sostituirlo la Presidenza Nazionale ENAL ha nominato l’arbitro nazionale Bruno Turri, Presidente del Centro provinciale di Verona.

    Riepilogo dei quadri federali alla fine del 1961

    Al fine di offrire un riepilogo delle modifiche avvenute nei quadri federali, a due anni dalla fondazione della FID e sperando di avere registrato tutti gli aggiustamenti progressivi concludiamo con le tabelle aggiornate alla fine del 1961 relative agli Organi della FID:

    Organi della FID Federazione Italiana Dama

    Consiglio Nazionale

    CN FID

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Rizzi Beppino

    Vicenza 1916

    Vicenza

    Consigliere nazionale

    Borghetti Alberto

    Milano 1916

    Milano

    Consigliere nazionale

    Parise Giuseppe

    Vicenza 1903

    Vicenza

    Consigliere nazionale

    Turri Bruno

    Verona

    Commissione Tecnica Nazionale Agonistica

    CTNA

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Mazzilli dott. Gaetano

    Bari

    Consigliere

    Pilla Angelo

    Venezia 1905

    Venezia

    Consigliere

    Piccioli Piero

    Livorno 1912

    Livorno

    Consigliere

    Signori M° Valter

    Verona 1932

    Vicenza

    Rappres. CNA

    Osservatore

    Maccagni M° Alessandro

    Milano

    Senza diritto di voto

    Commissione Tecnica Nazionale Problemistica

    CTNP

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Palazzi Dott. Piero

    Vicenza

    Consigliere

    Tessari Geom. Mario

    Mestre

    Consigliere

    Gentili M° Mario

    Roma 1916

    Roma

    Consigliere

    Bertini Loris

    Empoli

    Rappres. CTNA

    Commissione Nazionale Arbitri

    CNA

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Bensa Giovanni

    Imperia 1911

    Milano

    Consigliere

    Alessandrini prof. Alberto

    Mestre

    Consigliere

    Padoan Virgilio

    Chioggia 1904

    Livorno

    Rappres. CTNA

    Consigliere

    Volpicelli Angelo

    Roma 1904

    Roma

    Rappres. CTNP

     

    Incarico federale speciale

    Fiduciario alla propaganda damistica federale

    Faraboschi Ranieri

    Livorno 1902

    Livorno

    Nominato dal Consiglio nazionale FID

     

    * Floriano Roncarati

    Laureato in pedagogia, dopo aver svolto il Servizio militare come Ufficiale di complemento del Servizio Automobilistico dell’Esercito, è stato docente di Educazione Tecnica nella Scuola Media e poi Dirigente Scolastico. Ha ricoperto l’incarico di Consigliere del Quartiere San Donato di Bologna ed è stato Membro della Giunta del Consiglio Scolastico Provinciale di Bologna. Aderisce all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) ed è iscritto all’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia). Nell’ambito sportivo in gioventù è stato Consigliere regionale della F.I.D.A.L.; attualmente è Consigliere provinciale del CONI di Bologna e Delegato della Federazione Italiana Dama per la provincia di Bologna. Dal 1992 è iscritto come “pubblicista” all’Ordine dei Giornalisti; è stato Consigliere regionale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e aderisce all’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana). Collabora con diverse testate ed è componente dell’Ufficio Stampa della FID; conduce dagli studi dell’emittente “Ciao Radio” di Bologna la trasmissione sportiva “Fari puntati su…” e cura una rubrica di motorismo. Ha pubblicato i seguenti libri: “Tre minuti di sport europeo” e “Bologna quota 52” con l’”Editrice Conquiste” di Bologna.

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    Roncarati Fri, 05 Feb 2010 16:44:48 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/121-storia-della-fid-1961.html
    Storia della FID - 1963 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/123-storia-della-fid-1963.html

    Resoconto della ricognizione storica dal periodico “Damasport” relativa all’anno damistico 1963

    del DVD “1959 – 2008: i primi 50 anni”

    della FID - Federazione Italiana Dama

     

     

    Luglio 2009

    A Merano nel Campionato Italiano nono il bolognese Curreri

    di Floriano Roncarati*

    Il quinto anno di vita della Federazione Italiana Dama è segnato da alcuni significativi cambiamenti; nell’editoriale del n. 2 ciclostilato di “Damasport” il Presidente FID Beppino Rizzi scriveva: “L’anno 1963 segnerà una fase quasi rivoluzionaria … come passaggio alla normalità, dei rapporti fra l’Enal e le sue Federazioni Sportive. Dette Federazioni saranno finalmente autonome nel senso più lato della parola. Precisamente, i rapporti che avrà l’Enal con le sue Federazioni saranno molto simili a quelle che il CONI ha con le proprie”.

    • Il trasferimento della sede nazionale FID a Savona

    Per arrivare alla “normalizzazione” dell’aspetto giuridico della Federazione Italiana Dama doveva essere redatto il nuovo Statuto; nelle prime righe del supplemento n. 3 – 4 ciclostilato il Presidente Rizzi scriveva: “Lo Statuto è l’ossatura su cui cresce l’organismo federale…”. Nello stesso “stampato” veniva pubblicata la bozza dello Statuto - tipo proposto dall’ENAL per le Federazioni e quindi anche per la Federazione Italiana Dama; un altro fatto molto rilevante è che nello stesso numero veniva data brevemente l’informazione del trasferimento della sede della FID da Milano a Savona, presso quell’Ufficio provinciale Enal. Mancano commenti o presentazione dell’”accadimento”; ma trasferire la sede di un organismo associativo dalla capitale morale del paese ad una piccola provincia della riviera ligure non può passare inosservato. La città situata sulla Riviera Ligure di ponente, alla confluenza dei torrenti Lavanestro e Letimbro, era sicuramente marginale nella geografia dell’Italia; diverso sarebbe stato il trasferimento della sede federale a Roma. Una decisione improvvisa che rispondeva a quale razionalità? Una decisione che veniva trattata su “Damasport” in maniera sbrigativa, quasi sottaciuta ai damisti italiani. Il provvedimento pare non essere stato programmato, tanto meno concordato e forse imposto dall’ENAL e subito dalla Dirigenza della Federazione Dama. In quello scorcio di stagione gli sportivi italiani erano interessati all’ascesa della squadra calcistica del “Diavolo” in Europa e che si concluderà il 22 maggio a Londra, dove il Milan sarà la prima squadra del nostro paese a vincere la Coppa dei Campioni, sconfiggendo il Benfica per 2-1 a Wembley. Intanto un primo accenno ai travagli della FID emerge solo nel n. 9 di “Damasport” datato giugno 1963 nel quale il Presidente Rizzi nell’articolo di presentazione del XXVI Campionato Italiano Assoluto di Merano scriveva: “L’inizio del 1963, per note contingenze amministrative, non sembrava favorevole allo sviluppo organizzativo della nostra Federazione ed appunto per questo abbiamo chiesto comprensione, collaborazione e spirito di sacrificio da parte degli amici fedeli, tanto più che la F.I.D., a causa del trasferimento da Milano a Savona, si trovava in fase di crisi e di assestamento, sia con l’ufficio sia con “Damasport”. Con il sacrifico di coloro che ci hanno compreso e ci hanno dato prova di generosità e di solidarietà abbiamo ripreso speditamente il nostro cammino: ora l’ufficio funziona e lo stanno a dimostrare le 2300 lettere protocollate prima della chiusura di giugno. “Damasport”, con questo secondo numero quindicinale, che avrebbe dovuto essere ciclostilato e che invece anche per il futuro continuerà ad essere stampato, ha ripreso il suo ritmo normale d’uscita e l’organizzazione ha accelerato ancor più il suo ritmo già veloce, perché mai tanta attività si è svolta in campo damistico in Italia come in questo primo semestre, che si chiude con l’avvio di un grande Campionato, la cui conclusione dà invece inizio al secondo semestre di vita federale.”

    • Il gentil sesso protagonista alle damiere

    Nel fondo della prima pagina del primo numero del 1963 con un titolo a tutta pagina si evidenzia il “Torneo Femminile organizzato dal Comitato Enal – FID di Bolzano”; il resoconto della manifestazione viene riportato a pag. 3. Nell’articolo interno sotto il titolo “Il gentil sesso alla conquista della damiera - Luciana De Mattia vince a Bolzano il I° Trofeo Femminile di Dama””. si legge: “Un torneo femminile di Dama non è cosa di tutti i giorni… quando Bolzano ha annunciato una manifestazione del genere, vivissimo è stato l’interesse unito alla legittima curiosità”. Le concorrenti sono state ben sedici e l’articolista commenta: “numero notevole se si consideri che il proselitismo, tra il gentil sesso è ancora in embrione. Se non andiamo errati questa, pur essendo la prima grande manifestazione femminile damistica, è la terza, in ordine di tempo, che vede presenti gentili damiste in gonnella. Certo però che sia a Milano nel 1961 che a Sassello nel 1962 il numero era soltanto rappresentativo, mentre qui fa addirittura… massa e lascia prevedere nelle prossime occasioni un cammino ascensionale del tutto imponente…”. Per la cronaca il torneo è stato vinto da Luciana De Mattia che ha preceduto Lucia Benacchio ed al terzo posto Luana Mambelli.

    • Affiliazione e tesseramento FID 1963

    Il tesseramento e l’affiliazione sono gli atti fondamentali in ogni organismo associativo; per questo hanno trovato fin dalla nascita della FID largo spazio nelle pagine di “Damasport”. Dall’articolo “Affiliazione e Tesseramento” pubblicato a pag. 3 del n. 1 di “Damasport” apprendiamo che per il 1963 il tesseramento del damista costava lire 500, mentre l’affiliazione dei Sodalizi lire 2.000; nelle province dove non esisteva un “Circolo Damistico” o il Comitato Provinciale il tesseramento del damista isolato veniva inquadrato dalla FID nel Circolo Damistico “Amici di Damasport” che aveva la stessa sede del periodico federale. In questo caso le spese erano di lire 1.000 per essere socio del CD “Amici di Damasport”, più lire 500 per la tessera FID; totale lire 1.500.

    • Commissione tecnica permanente e promozioni

    Su nomina del Consiglio nazionale FID è stata formata la nuova Commissione Tecnica federale per le promozioni; questa la composizione:

    Commissione tecnica permanente per la promozione dei giocatori dell’attività agonistica

    Responsabilità

    Nominativo

    Note

    Presidente

    Dott. Gaetano Mazzilli

    Bari

    Componente

    M° Roberto Matrunola

    Roma

    Componente

    Walter Balzi

    Roma

    Nel n. 6 – 7 di maggio di “Damasport” a pag. 3 si legge che la Commissione Federale addetta alle promozioni ha deliberato l’avanzamento alla Categoria “Candidati Maestri” di Antonino Curreri di Bologna e di “tenere in osservazione” per la stessa Categoria l’altro bolognese Giuseppe Orafi. Nel n. 9 di giugno di “Damasport” a pag. 5 si legge che la “Commissione federale per le promozioni”, riunita a Roma il 30 maggio, ha riesaminato “la posizione tecnica dei giocatori, in relazione alle esigenze organizzative federali ed ha deliberato” (fra le altre ndr) le seguenti promozioni: alla Categoria “Candidati Maestri” Giuseppe Orafi di Bologna; alla Categoria “Nazionale” Mario Draghi di Piacenza e Sante Battaglini di Parma.

    Nel n. 14 di “Damasport” di settembre a pag. 3 si informa che con decorrenza 28 luglio è scattata, fra le altre promozioni, alla Categoria “Regionale” quella di Egidio Cavalleri di Piacenza.

    • La stagione damistica nazionale si apre in febbraio a Venezia

    Il torneo di apertura della stagione damistica nazionale la “II Coppa Città di Venezia”, disputata il 9 – 10 febbraio, vede la vittoria del campione italiano Roberto Matrunola, mentre il bolognese Giuseppe Orafi conquistava la quinta piazza. Nel resoconto riportato sul n. 5 di “Damasport” del mese di maggio si legge che tra i competitori che “hanno giocato con particolare mordente” col detentore del titolo tricolore vi era il “bolognese Orafi, un serio e tecnico damista, il cui nome sentiremo ancora menzionare”. Più oltre … “Ed eccoci alla bella sorpresa di Orafi, che ha tenuto alto il buon nome della scuola bolognese e che col quinto posto ha conseguito una affermazione soddisfacente”. Nell’ambito della stessa manifestazione svolta nella città lagunare era stato organizzato un torneo per il “gruppo C”, “riservato agli esordienti e ai giocatori di categoria provinciale che non abbiano conseguito premi nelle gare importanti”, nel quale ha colto l’affermazione Alfredo Di Giusto di Treviso, mentre si è classificato quinto Paolo Parpaiola di Bologna.

    • La FID esorta a promuovere i Campionati provinciali

    Fra le “Disposizioni Federali” riportate nel numero di maggio di “Damasport” si legge che “La FID esorta di indire … entro giugno i campionati provinciale per le Categorie: Provinciali (III principianti II e I) e, dove possibile, Regionali e Assoluti. I Campionati, laddove se ne ravvisi la necessità, possono esser anche raggruppati in un unico Campionato provinciale assoluto.”

    L’esordio del gentil sesso in Emilia ed i Campionati provinciali

    Nel n. 9 di “Damasport” di giugno a pag. 5 sono pubblicati due trafiletti relativi alla attività damistica di Parma e Reggio Emilia; nel numero di agosto compaiono notizie sull’attività piacentina, segnato dall’esordio del gentil sesso alle damiere. E’ la prima manifestazione damistica emiliana coniugata al femminile; un evento da sottolineare in questa ricerca che vuole cogliere i fatti salienti della storia damistica. Nei primi numeri di “Damasport” del 2004 sono comparse altre notizie riferite a Modena e Parma.

    A Modena il campione provinciale è Bachechi

    Il 10 novembre ha avuto luogo presso il Circolo Azienda Municipalizzata il Campionato provinciale di Dama; la manifestazione indetta dall’Enal ed organizzata dal Circolo Damistico Modenese hanno partecipato giocatori provenienti dal capoluogo e dai comuni di Campogalliano, Carpi, Concordia, Mirandola e Sassuolo. I damisti si sono battuti in un “unico girone a sistema svizzero, in quattro turni di gioco di una sola partita ad apertura inglese, escluse le sbarrate.” La palma della vittoria è stata conquistata da Ugo Bachechi e secondo Walter Pagani. Al terzo Oscar Messori., mentre il futuro tricolore 1975 – 76 Cesari Garuti si è classificato solo sesto.

    A Parma il titolo va a Marsiletti

    Nei giorni 17 e 19 maggio a Parma, organizzato dal “Circolo Dopolavoristico Inzani”, si è svolto il Torneo damistico individuale che ha visto la vittoria del Dott. Sante Battaglini. Nella piazza d’onore si è classificato il Dott. Delfino Martinetti e terzo Pietro Tagliavini; i premi di rappresentanza sono andati al “Circolo Inzani” e all’”U.S. Italia”. Il Centro Damistico provinciale ha organizzato domenica 27 ottobre nella sede del Circolo Enal “Rapid” il Campionato provinciale di Parma; la vittoria è stata conquistata da Delfino Marsiletti che ha preceduto Pietro Tagliavini e Luigi Masacci.

    A Piacenza alle damiere si presentano quaranta giocatori

    A pag. 6 del n. 12 di “Damasport” di agosto si legge che a Piacenza hanno avuto luogo due manifestazioni damistiche: la Coppa ICA ed il Campionato provinciale Piacentino; alla prima riunione hanno partecipato ben ventisette giocatori: ha vinto Egidio Cavalleri, davanti a Luigi Alberini e Aldo Sacchi. Nel Campionato Provinciale Piacentino i partecipanti sono stati divisi in due categorie; nel Gruppo A il titolo è andato a Sartori che ha preceduto Cavalleri e Ghizzoni. Nel Gruppo B vittoria di Ciregna su Panizzi e Losi; in appendice al campionato si è svolta una gara femminile che ha visto l’adesione di solo due esponenti del gentil sesso: nel confronto Maria Covati ha vinto di misura su Albina Bosi.

    A Reggio Emilia il titolo va a Zecchini

    Nella Città del Tricolore, sotto gli auspici dell’Enal, ha avuto luogo il “Campionato provinciale di dama 1963 di 2° categoria”; si è laureato campione provinciale Ivan Zecchini e nell’ordine si sono classificati: Alfredo Bartoli, Antero Ferrari e Alessandro Medici.

    • La morte di Giovanni XXIII e l’Apostolica Benedizione di Paolo VI ai damisti

    Il 1963 è stato un anno particolare per la vita della Chiesa; in alcune occasioni si trova traccia di quegli avvenimenti ecclesiali su “Damasport”. Era l’anno che ha visto la divulgazione dell’Enciclica “Pacem in Terris”, l'ultima pubblicata da Giovanni XXIII l'11 aprile, quando il Pontefice era già gravemente segnato dai sintomi della malattia che l'avrebbe portato meno di due mesi dopo alla morte. Il 3 giugno alle 19:49 moriva Giovanni XXIII ed il Presidente FID, interpretando il dolore dei damisti italiani, inviava alla Segreteria dello Stato Vaticano il seguente telegramma: “Damisti italiani addoloratissimi gravissima perdita Papa Buono si inchinano riverenti volontà Onnipotente et porgono tutto cuore profonde, commosse condoglianze.” La Segreteria dello Stato Vaticano così rispondeva: “A nome Sacro Collegio ringrazio per devoti sentimenti di filiale carità cristiana nel pio trapasso dell’Amato Padre comune Giovanni XXIII e invoco ricompense Divine. Cardinale Aloisi Masella, Camerlengo”. Il conclave successivo si concluse il 21 giugno con l'elezione del Card. Montini, che assunse il nome di Paolo VI; l'incoronazione si svolse in piazza San Pietro la sera di domenica 30 giugno 1963. Il Presidente Federale Rizzi telegraficamente espresse a S.S. Paolo VI il giubilo dei damisti italiani per la Sua elezione a Pontefice e ne implorò l’Apostolica Benedizione; questa la risposta ricevuta per telegramma: “Beppino Rizzi Presidente Federazione Italiana Damisti – Enal Savona Città del Vaticano, 11 – 7 – 1963 – Sua Santità con paterno ringraziamento invia di cuore implorata Benedizione Apostolica – Cardinale Cicognani”.

    • A Sassello la presentazione dei quadri savonesi FID

    A Sassello, un comune situato in provincia di Savona, si teneva un importante manifestazione damistica; in questa località vicino al confine tra Liguria e Piemonte, che dista da Savona circa 25 km e 64 km da Genova, si erano dati appuntamento alcuni fra i migliori giocatori italiani. In occasione della “Coppa Comune di Sassello”, come si legge nel n. 8 di “Damasport” di giugno, proprio in questo centro del versante settentrionale dell'Appennino Ligure, il Presidente della FID Rizzi coglieva l’occasione per presentare al movimento damistico il Comm. Fabio Reitano, Segretario Generale FID, il Cav. Rag. Giovanni Cirone, Segretario Amministrativo FID e la sig. Marisa Regis, nuova e unica impiegata addetta alla FID.

    • A Savona il Consiglio nazionale FID

    Il 1° giugno si riuniva a Savona il Consiglio nazionale FID per discutere i seguenti argomenti: gare e campionati; attività nazionale e internazionale; situazione generale della Federazione; promozione giocatori; varie ed eventuali. Dal trafiletto comparso su “Damasport” si apprende che alla riunione presieduta dal Presidente Beppino Rizzi avevano partecipato: comm. Rag. Salvatore Munna, capo servizi dell’Enal per lo sport; comm. Fabio Reitano, direttore Enal provinciale e segretario generale FID; Giuseppe Parise di Vicenza; Bruno Turri di Verona; Otello Bellagotti di Livorno; Rino Frascotti di Milano, dott. Gaetano Mazzilli di Bari; rag. Salvatore Fierro di Savona; rag. Giovanni Cirone, amministratore della Federazione.

    • Rimpasto nella Commissione Nazionale Arbitri

    Nel n. 6 – 7 di “Damasport” di maggio a pag. 5 si legge che “per seri e comprovatiti motivi di salute” Giovanni Bensa di Milano è stato costretto a dimettersi dall’incarico di Presidente del Comitato Nazionale Arbitri. Il Consiglio Federale lo ha sostituito con l’altro ambrosiano Rino Frascotti, pioniere del damismo nazionale; la Commissione Nazionale Arbitri dopo questo rimpasto risultava così formata:

    Commissione Nazionale Arbitri

    CNA

    Nominativo

    Luogo e anno di nascita

    Residente

    Note

    Presidente

    Frascotti Rino

    Milano

    Consigliere

    Baccari Col. Spartaco

    Roma

    Consigliere

    Padoan Virgilio

    Chioggia 1904

    Livorno

    Rappres. CTNA

    Consigliere

    Volpicelli Angelo

    Roma 1904

    Roma

    Rappres. CTNP

    • A Merano per la quarta volta consecutiva il “Campionato Italiano Assoluto”

    Il XXVI Campionato Italiano Assoluto si svolse, come era ormai tradizione, nel Salone del Casinò di Merano dal 28 giugno al 1° luglio; era la quarta volta consecutiva che la massima manifestazione damistica nazionale si svolgeva sulle rive del Passirio. La FID aveva deciso per la manifestazione tricolore 1963 che gli appartenenti alle categorie “Regionale” e “Provinciale” erano ammessi a concorrere al titolo di “Campione Italiano Assoluto” ed a quello di “Campione Italiano della Categoria Nazionale”. A sorpresa il titolo assoluto veniva conquistato da Angelo Volpicelli di Roma che era già stato Campione nel 1950; al nono posto troviamo il “Candidato Maestro” Antonino Curreri di Bologna, il quale conquistava anche la piazza d’onore nella propria categoria. L’altro damista emiliano presente nell’Assoluto Urio Benassi di Modena si classificava 23°; nella IV Coppa “Città di Merano”, torneo sussidiario del Campionato, al 12° posto troviamo Mario Draghi di Piacenza. A questo punto è opportuno ricapitolare, in seguito allo svolgimento del “Campionato 1963”, l’Albo d’oro del tricolore che vedeva queste attribuzioni del titolo: Piccioli (6); Cavalleri (5); Lavizzari (3); Botta (2); Matrunola (2) Volpicelli (2) e con 1: Tagliaferro, Marchi, Vecchini, Coppoli, Ambrosi, Saletnik, Righi.

    • Riformulata la “Commissione di disciplina”

    Sul n. 15 di “Damasport” di settembre il Presidente Beppino Rizzi nell’articolo “Disciplina damistica” scriveva: “… essendosi la Federazione trasferita da Milano a Savona, la convocazione in quest’ultima città della Commissione per motivi logistici non risultava agevole e quindi veniva ravvisata la necessità di sostituirla con elementi locali.” …“Con la preziosa assistenza del Direttore Provinciale dell’Enal locale comm. Fabio Reitano, che è pure Segretario Generale della Federazione, è stato possibile reperire cinque volonterosi collaboratori (essendo stato nel frattempo deciso di aumentare il numero dei componenti la Commissione da tre a cinque elementi) che si sono assunti l’importante e delicato onere.” Il Consiglio Nazionale Federale ha deliberato che la nuova “Commissione di disciplina” sia composta di persone residenti a Savona; questa la composizione:

    Commissione di disciplina

    Incarico

    Nominativo

    Anno di nascita

    Presidente

    Cav. Uff. Prof. Eliseo Colla

    1916

    Relatore

    Cav. Ernesto Sevini

    1911

    Curatore

    Cav. Uff. Felice Peluffo

    1915

    Membro

    Rag. Andrea Rosatto

    1916

    Membro

    Dott.Prof. Ezio Regis

    1926

    I componenti risiedevano tutti a Savona

    • All’Italia l’organizzazione del Campionato Mondiale di Dama per l’anno 1964

    La positiva riuscita per la quarta volta del raduno tricolore era la premessa ufficiale per candidare Merano a ospitare nel 1964, in contemporanea alla “dama italiana”, una manifestazione di “dama internazionale”. Su preciso mandato del Consiglio nazionale FID il Dott. Gaetano Mazzilli si recava a Parigi per incontrare Monsieur Pierre Lucot, Segretario generale F.M.J.D., per discutere la proposta di tenere l’anno successivo una grande manifestazione internazionale di dama. Sul n. 16 di “Damasport” di ottobre sotto il titolo “Dama Internazionale” veniva “orgogliosamente” comunicato: ”Abbiamo il piacere di comunicare che a conclusione degli accordi intercorsi tra la Federazione Mondiale del Gioco della Dama e la nostra Federazione, è stata assegnata all’Italia l’organizzazione del Campionato Mondiale di Dama Internazionale per l’anno 1964. Questo fatto costituisce palese riconoscimento dell’alto prestigio acquisito, anche all’estero, dalla Federazione Italiana Dama”. Negli ultimi mesi del 1963 la pubblica opinione mondiale veniva profondamente scossa dall’uccisione del Presidente USA John Fitzgerald Kennedy; il Leader degli Stati Uniti d'America era raggiunto da una serie di colpi di arma da fuoco il 22 novembre, mentre stava transitando con il corteo presidenziale di auto a Dallas, in Texas. Nonostante questo clima internazionale la Dirigenza FID lavorava alacremente per promuovere nell’anno successivo una manifestazione di rilievo mondiale.

     

    * Floriano Roncarati

    Laureato in pedagogia, dopo aver svolto il Servizio militare come Ufficiale di complemento del Servizio Automobilistico dell’Esercito, è stato docente di Educazione Tecnica nella Scuola Media e poi Dirigente Scolastico. Ha ricoperto l’incarico di Consigliere del Quartiere San Donato di Bologna ed è stato Membro della Giunta del Consiglio Scolastico Provinciale di Bologna. Aderisce all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) ed è iscritto all’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia). Nell’ambito sportivo in gioventù è stato Consigliere regionale della F.I.D.A.L.; attualmente è Consigliere provinciale del CONI di Bologna e Delegato della Federazione Italiana Dama per la provincia di Bologna. Dal 1992 è iscritto come “pubblicista” all’Ordine dei Giornalisti; è stato Consigliere regionale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e aderisce all’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana). Collabora con diverse testate ed è componente dell’Ufficio Stampa della FID; conduce dagli studi dell’emittente “Ciao Radio” di Bologna la trasmissione sportiva “Fari puntati su…” e cura una rubrica di motorismo. Ha pubblicato i seguenti libri: “Tre minuti di sport europeo” e “Bologna quota 52” con l’”Editrice Conquiste” di Bologna.

     

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    Roncarati Fri, 05 Feb 2010 16:44:48 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/123-storia-della-fid-1963.html
    Mario Fero ha conquistato a Lovere il quinto tricolore assoluto di dama italiana http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/111-mario-fero-ha-conquistato-a-lovere-il-quinto-tricolore-assoluto-di-dama-italiana.html

    Mario Fero ha conquistato a Lovere il quinto tricolore assoluto di dama italiana

    La stagione damistica con la disputa dal 9 al 15 novembre 2009 del “Campionato Italiano Assoluto di dama italiana” a Lovere, in provincia di Bergamo, ha toccato l’apice dell’agonismo. La cittadina lacustre che si specchia nel Sebino ha ospitato il “tricolore 2009” al quale si sono presentati i seguenti damisti: Diego Signorini , Pierluigi Perani, Franco Manetti, Alessandro Milani, Antonio De Vittorio,  Gaetano Mazzilli, Gianni Sardu, Giovanni Catanzaro, Marcello Fantozzi, Mario Fero, Michele Maijnelli, Alessandro Malotti, Francesco Gitto, Paolo Faleo, Gianmarco Ronda, Salvatore Usai, Giuseppe Secchi, Gerardo Cortese, Santo Lo Galbo  e Mirco De Grandis. Il damista di origine reggina Mario Fero ha bissato il successo dello scorso anno, conquistando il suo quinto scudetto tricolore; al secondo posto il cagliaritano Gianni Sardu grazie al miglior spareggio tecnico sul veneto Mirko De Grandis.

    Questa la classifica finale Campionato nazionale di dama italiana

    1. Mario Fero - Milano punti 29

    2. Gianni Sardu - Cagliari, 26

    3. Mirco De Grandis - Chioggia VE 26

    4. Santo Lo Galbo - Palermo 23

    5. Paolo Faleo - Aosta 23

    6. Francesco Gitto - Carolei CS 22 (18 anni, il più giovane)

    7. Diego Signorini - Sanpolo BS 22

    8. Gerardo Cortese - Rufina FI 22

    9. Michele Maijnelli - Messina 22

    10. Pierluigi Perani - Carpenedolo BS 19

    11. Franco Manetti - Livorno 19

    12. Giuseppe Secchi - Cagliari 19

    13. Marcello Fantozzi - Piombino LI 18

    14. Gianmarco Ronda - Passirano BS 18

    15. Salvatore Usai - Sassari 16

    16. Alessandro Milani - Bergamo 15

    17. Alessandro Malotti - Piombino LI 12

    18. Gaetano Mazzilli - Statte TA (80 anni, il più anziano)

    19. Antonio De Vittorio - Savonera TO 10

    20. Giovanni Catanzaro - Catania 8

    • GM Mario Fero

    Il Grande Maestro Mario Fero, 46 anni, reggino di nascita e milanese di adozione, nel corso della sua carriera sportiva ha conquistato cinque titoli tricolori 1990 – 1998 - 2006 – 2008 - 2009; il damista di origine calabrese era il grande favorito ed ha riconfermato la propria forza sbaragliando le damiere.

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    Roncarati Fri, 27 Nov 2009 10:32:26 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/111-mario-fero-ha-conquistato-a-lovere-il-quinto-tricolore-assoluto-di-dama-italiana.html
    Mauro Casali vince il “Challenge Damistico Petroniano 2009” http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/110-mauro-casali-vince-il-challenge-damistico-petroniano-2009.html

    Mauro Casali vince il “Challenge Damistico Petroniano 2009”

    La manifestazione promozionale di dama italiana denominata “Challenge Damistico Petroniano 2009”, organizzata dalla Delegazione della FID - Federazione Italiana Dama di Bologna e dal “Gnarro Jet Mattei Dama” dopo sei combattute serate è giunta alla conclusione. Il “Challenge 2009” che ha avuto luogo presso la sede del Gnarro Jet Mattei in Via B. Provaglia 4 nel Quartiere San Vitale di Bologna ha visto l’affermazione di Casali che ha preceduto Roncarati.

    Questa la classifica finale del “Challenge Damistico Petroniano 2009”:

    1° Casali Mauro

    2° Roncarati Floriano

    3°Bianchetti Uber

    La premiazione della manifestazione damistica avrà luogo domenica 6 dicembre 2009, alle ore 9.30, in occasione della “Camminata del GJM” organizzata dal Gnarro Jet Mattei, al Centro Commerciale del Fossolo 2 nel Quartiere Savena di Bologna.

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    Roncarati Fri, 27 Nov 2009 10:30:15 +0100 http://www.pier62fid.altervista.org/index.php/articoli-floriano-roncarati-provamenu-58/29-storia-della-dama-a-bologna/110-mauro-casali-vince-il-challenge-damistico-petroniano-2009.html